Confesercenti del Trentino: nominato nuovo presidente, Mauro Paissan

Il vicepresidente dell’Associazione, Mauro Paissan è stato nominato Presidente. Il nuovo presidente è stato votato all’unanimità dell’Assemblea, al fine di sostituire Renato Villotti, dopo 7 anni alla presidenza. L’elezione è avvenuta durante l’Assemblea elettiva provicinale che si è tenuta domenica 18 settembre al Grand Hotel Trento.

Mauro Paissan in merito alla nomina commenta: “Abbiamo di fronte a noi due sfide, la prima di breve periodo. Dopo due anni e mezzo di pandemia, siamo stati travolti dalle conseguenze del conflitto Russia – Ucraina in corso e dalla crisi energetica. È una tempesta che impatta sul mondo delle imprese, sia grandi che piccole e di ogni settore, che impatta sui lavoratori, sulle famiglie del nostro Trentino. Non si vedono a oggi concrete soluzioni, nonostante gli sforzi che riconosciamo alla giunta provinciale di aver messo in campo. Così come a livello nazionale si percepisce che in mezzo a tante ricette differenti proposte dalla politica, non si vede una via sostenibile che ci possa rassicurare” – aggiungendo – “La seconda sfida è di lungo periodoQuale Trentino vogliamo per noi, per le nostre famiglie, per i nostri figli, per le generazioni future? Vi sono alcune partite da cui non si possa prescindere per assicurarci la costruzione di un Trentino vivo, produttivo, solido, giusto, competitivo e moderno, sicuro e attraente”.

A cogliere l’analisi di Paissan è Mauro Bussoni, segretario generale Confesercenti Nazionale: “In questa fase nuovamente difficile, dobbiamo fare tutti la nostra parte. Confesercenti ha chiesto al governo, ed ottenuto, prestiti garantiti dal Fondo Centrale, per permettere alle imprese di pagare le bollette spropositate che hanno ricevuto con lunghe rateizzazioni. Una misura intelligente, che sostiene la liquidità delle attività. Ma che certo da sola non risolve il problema: serve un tetto, a livello europeo o nazionale, per riportare le tariffe energetiche a livelli sostenibili, o le conseguenze su imprese e occupazione saranno drammatiche”.

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