Emilia-Romagna, l’archeologa Federica Timossi è la più giovane direttrice di un museo statale

Federica Timossi è stata nominata direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Sarsina e si occuperà dell’area archeologica della Villa romana di Russi e del Museo Archeologico di Forlimpopoli, quest’ultimo in gestione al Comune di Forlimpopoli. 

La manager ha lavorato precedentemente come funzionaria archeologa presso il Ministero della Cultura, dove è stata responsabile delle collezioni dell’area archeologica di Kainua a Marzabotto e del sito di Veleia a Lugagnano val d’Arda. Dal 2022 ha sostituito provvisoriamente Alessandro Marchi alla direzione del Museo Archeologico Nazionale di Sarsina e della Villa Romana di Russi. 

“Sono molto felice di succedere al dott. Alessandro Marchi, collega con cui ho collaborato in questi anni in qualità di supporto scientifico, alla direzione di questi importanti luoghi della cultura e dell’archeologia della Romagna. Il Museo Archeologico Nazionale di Sarsina offre la possibilità di conoscere la Valle del fiume Savio dalla preistoria fino al Medioevo, raccontando in particolare la storia della città romana di Sassina, di cui espone gli eccezionali mosaici policromi e gli imponenti monumenti funerari, unici nel loro genere. L’area archeologica della Villa romana di Russi costituisce invece uno degli esempi meglio conservati di villa urbano-rustica dell’Italia settentrionale: residenze come questa, appartenenti a proprietari terrieri, in età romana caratterizzavano tutte le campagne dell’Emilia-Romagna. È mia intenzione lavorare affinché questi luoghi della cultura divengano sempre più accoglienti e accessibili, veri e propri spazi di confronto e di relazione, con una particolare attenzione al rapporto con le comunità locali e alle altre istituzioni culturali del territorio”, dichiara la neo eletta.

“Un passo importante per mantenere una continuità scientifica di alto profilo professionale dopo la direzione del dott. Alessandro Marchi, che ha curato questi siti museali negli ultimi anni con le sue competenze storico-artistiche ed ha lasciato il servizio per pensionamento”, commenta Giorgio Cozzolino, Direttore Regionale Musei Emilia-Romagna.

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