Eni, l’EBIT adjusted del Gruppo nel trimestre è stato di €5,8 miliardi 

Il Consiglio di Amministrazione di Eni, riunitosi ieri sotto la presidenza di Lucia Calvosa, ha approvato i risultati consolidati del secondo trimestre e del primo semestre 2022 (non sottoposti a revisione contabile).

Claudio Descalzi (nella foto), AD di Eni, ha commentato: “In un contesto di incertezza e volatilità dei mercati, ci siamo attivati rapidamente per garantire nuovi flussi di approvvigionamento. Dopo gli accordi sulle forniture di gas con i nostri partner in Algeria, Congo ed Egitto nella prima parte dell’anno, a giugno Eni è entrata nel progetto North Field East in Qatar, il più grande sviluppo di GNL al mondo. In Africa orientale, abbiamo avviato la produzione di gas del progetto Coral South FLNG operato da Eni, il primo a valorizzare il grande potenziale del Mozambico. In Italia, ci siamo proattivamente impegnati nella ricostituzione degli stoccaggi di gas in previsione della prossima stagione invernale e le nostre raffinerie hanno aumentato significativamente i tassi di lavorazione per garantire un adeguato flusso di prodotti petroliferi per soddisfare la richiesta di mercato. Abbiamo profuso il massimo impegno nel garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, continuando nel mentre ad attuare la nostra strategia di decarbonizzazione. In Plenitude, il programma di espansione della capacità di generazione da fonti rinnovabili prosegue verso l’obiettivo di superare i 2 GW entro la fine dell’anno; date le condizioni di mercato, l’IPO è stata rimandata ma rimane nei nostri piani. Il business Eni della mobilità sostenibile incrementerà il valore delle nostre bioraffinerie, facendo leva sull’integrazione verticale con il nostro innovativo agri-business e il portafoglio di soluzioni decarbonizzate. Tecnologie breakthrough sono il motore del nostro sviluppo come testimonia la costruzione in corso dell’impianto dimostrativo di fusione magnetica che punta a produrre energia netta da fusione nel 2025. I risultati finanziari conseguiti sono sostenuti dalla costante attenzione all’efficienza e al controllo dei costi. L’EBIT adjusted del Gruppo nel trimestre è stato di €5,8 miliardi trainato dai business E&P e R&M; l’utile netto adjusted è stato di €3,8 miliardi. Con un flusso di cassa adjusted di €10,8 miliardi abbiamo finanziato investimenti organici per €3,4 miliardi e la politica di distribuzione dell’intero anno. I solidi risultati conseguiti e l’aggiornamento delle nostre previsioni sul mercato di riferimento ci consentono di migliorare la remunerazione degli azionisti aumentando il programma 2022 di acquisto di azioni proprie a €2,4 miliardi.”

Highlight finanziari del secondo trimestre 2022

L’EBIT adjusted di Gruppo del secondo trimestre 2022 è stato di €5,84 miliardi, in crescita del 13% rispetto al trimestre precedente e più che duplicato rispetto al secondo trimestre 2021, trainato dal favorevole andamento dello scenario prezzi delle commodity, dai robusti margini di raffinazione e dalla costante attenzione al controllo dei costi e alla performance operativa dei business.

Il segmento E&P ha conseguito un Ebit adjusted di €4,87 miliardi nel secondo trimestre 2022, in crescita sequenziale dell’11% e più che raddoppiato rispetto al secondo trimestre 2021, catturando appieno il miglioramento dello scenario. La produzione del trimestre è stata pari a 1,58 milioni di boe/giorno, -1% rispetto al secondo trimestre 2021; in leggera riduzione rispetto al trimestre precedente per effetto della forza maggiore principalmente in Libia, Nigeria e Kazakhstan.

Dopo un robusto primo trimestre grazie al contributo del business GNL e della flessibilità del portafoglio, il settore GGP ha conseguito il break-even nel secondo trimestre, per effetto della normale stagionalità del business.

Il business R&M ha conseguito risultati molto positivi, registrando un EBIT adjusted di €979 milioni trainato dal significativo rialzo dei margini di raffinazione, ma con prestazioni migliori dello scenario grazie al maggiore tasso di utilizzo degli impianti, all’ottimizzazione delle produzioni, alle azioni di efficienza per ridurre il consumo di gas naturale, nonostante maggiori costi sostenuti per sostituire il greggio russo nei processi di lavorazione delle raffinerie.

Nonostante l’aumento dei costi delle materie prime petrolifere e l’andamento dei costi delle utilities industriali indicizzate ai prezzi del gas, il business della chimica, gestito da Versalis, ha conseguito un risultato positivo di €125 milioni nel secondo trimestre, rispetto alla perdita di €115 milioni del primo trimestre 2022, grazie alle iniziative di efficienza e di ottimizzazione dei volumi di produzione.

Nel secondo trimestre Plenitude (che include il business retail, renewable & mobilità elettrica) ha conseguito l’Ebit adjusted di €112 milioni (+58% vs. trimestre 2021) per effetto delle maggiori produzioni di energia elettrica rinnovabile e dei maggiori prezzi di vendita all’ingrosso, nonché della gestione attiva della base clienti confermando la resilienza del nostro modello di business integrato.
Il business Power ha conseguito un Ebit adjusted in riduzione (-24% vs. trimestre 2021) per effetto dello scenario meno favorevole, parzialmente compensato dai maggiori proventi da servizi (capacità e dispacciamento). Finalizzata a fine luglio la cessione del 49% del business ad azionisti di minoranza con un incasso in quota Eni di €0,55 miliardi.

Utile netto adjusted di Gruppo del secondo trimestre: €3,81 miliardi (€7,08 miliardi nel primo semestre 2022), in miglioramento di €2,9 miliardi rispetto al secondo trimestre 2021 (+€5,9 miliardi nel primo semestre) sostenuto dal robusto utile operativo a cui si aggiunge la positiva performance delle partecipazioni valutate all’equity e la riduzione del tax rate (sostanzialmente invariato nel confronto con il primo trimestre 2022). La variazione del tax rate rispetto al secondo trimestre 2021 riflette un migliore mix geografico degli utili imponibili, gli effetti dello scenario nell’E&P e la migliore redditività delle controllate italiane nel settore downstream e, su base semestrale, anche del midstream.

Nel secondo trimestre 2022, il flusso di cassa netto adjusted ante working capital al costo di rimpiazzo è stato pari a €5,19 miliardi. Su base semestrale, è stato pari a €10,80 miliardi, più che raddoppiato rispetto al periodo di confronto. Dopo il finanziamento dei capex organici di €3,44 miliardi, in crescita del 18% rispetto allo scorso anno a causa del rafforzamento del dollaro USA e delle azioni pianificate di recupero post-lockdown e del fabbisogno di capitale circolante, il Gruppo ha ottenuto un free cash flow organico di circa €5 miliardi.

Distribuzione dividendo: a maggio è stato pagato il saldo del dividendo per l’esercizio 2021 di €0,43 per azione pari a €1,52 miliardi. La prima rata del dividendo atteso per l’esercizio 2022 di €0,22 per azione sarà messo in pagamento nel mese di settembre 2022.

Programma di buyback: in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea degli Azionisti dell’11 maggio 2022, il Consiglio di Amministrazione ha approvato un nuovo programma di acquisto di azioni proprie da realizzarsi entro aprile 2023, che prevede un esborso minimo di €1,1 miliardi, incrementabile fino a un massimo di €2,5 miliardi in funzione dell’andamento dello scenario.

Dall’inizio del programma (fine maggio 2022) fino al 22 luglio, sono state acquistate 29,4 milioni di azioni al costo di €355 milioni. A seguito della revisione dello scenario prezzo per il riferimento Brent, previsto a 105 $/bbl per l’intero anno 2022, nonché degli effetti dell’apprezzamento del dollaro e dei più robusti flussi di cassa del Gruppo, è stato aumentato l’impegno di buy-back di un importo di €1,3 miliardi a €2,4 miliardi.

Indebitamento finanziario netto ante IFRS 16 al 30 giugno 2022: €7,9 miliardi, -€1,1 miliardi rispetto al 31 dicembre 2021; leverage di gruppo a 0,15 vs 0,20 al 31 dicembre 2021. 

Principali sviluppi di business

Rafforzamento del portafoglio gas naturale

  • Assicurate fonti alternative di approvvigionamento di gas naturale all’Italia e all’Europa, facendo leva sulle alleanze strategiche dell’Eni, accelerando la crescita di una componente chiave della strategia di lungo termine di Eni costituita dal ruolo crescente del gas equity.
  • Firmati nuovi accordi di fornitura di gas con l’Algeria, l’Egitto e il Congo. Ulteriori opportunità potrebbero emergere dall’allargamento del portafoglio globale Eni del gas naturale ad altri paesi, quali Libia, Angola, Mozambico, Indonesia e Italia.
  • Queste iniziative intendono conseguire fino a 20 miliardi di metri cubi di forniture alternative di gas entro il 2025, coprendo effettivamente il 100% delle importazioni annue di gas russo.
  • A giugno Eni è entrata nel progetto North Field East LNG del Qatar, il più grande al mondo, espandendo la propria presenza in Medio Oriente e ottenendo l’accesso a un paese leader nella produzione di GNL.

Exploration & Production

  • Nel primo semestre, aggiunte circa 300 milioni di boe di nuove risorse alla nostra reserve base. Le principali scoperte sono state realizzate in prossimità di impianti e infrastrutture produttive esistenti, in linea con il nostro modello di sviluppo fast-track: in Algeria vicino ai giacimenti di Bir Rebaa Nord e nel bacino di Berkine Nord, in Angola nel Blocco 15/06 l’appraisal di Ndungu-2 con l’incremento delle risorse e in Abu Dhabi col pozzo esplorativo XF-002. Inoltre, le recenti scoperte nelle concessioni di Meleiha, nel deserto occidentale dell’Egitto, sono già state allacciate agli impianti di estrazione esistenti.
  • Appraisal della scoperta di Baleine: il pozzo Baleine East-1X nel Blocco CI-802 ha evidenziato un incremento del potenziale esplorativo dell’area a circa 2,5 miliardi di barili e 3,3 Tcf di gas associato in posto. Il pozzo, testato con successo, consente di ottimizzare i piani di sviluppo in corso e futuri.
  • Start-up del giacimento di Ndungu nell’offshore dell’Angola, collegato alla nave Ngoma Floating Production Storage and Offloading (FPSO) nel Blocco 15/06 operato da Eni.
  • A luglio, raggiunta dal New Gas Consortium (Eni 25,6%, operatore) la decisione finale di investimento (FID) per lo sviluppo dei campi Quiluma e Maboqueiro in Angola. Il progetto, primo sviluppo di gas non associato nel Paese, sarà avviato nel 2026 con una produzione a plateau stimata in circa 4 miliardi di metri cubi/anno.
  • A luglio, siglato con Sonatrach, Oxy e TotalEnergies un nuovo Production Sharing Contract (PSC) per i blocchi 404 e 208 nel bacino del Berkine in Algeria. Il contratto consentirà di potenziare gli investimenti, aumentando le riserve di idrocarburi dei giacimenti, consentendo inoltre la futura valorizzazione di quantità di gas associato, disponibili per l’esportazione, contribuendo alla diversificazione delle forniture di gas all’Europa.
  • A luglio, completata la costruzione di un impianto di raccolta e spremitura dei semi oleosi (agri-hub) a Makueni, in Kenya, con l’avvio della produzione del primo olio vegetale per bioraffinerie. Il primo agri-hub avrà una capacità installata di 15.000 tonnellate con una produzione prevista di 2.500 tonnellate nel 2022. 
  • A giugno, è stata avviata la fase di commissioning della nave Coral Sul Floating Liquefied Natural Gas (FLNG), al largo del Mozambico, pompando il gas naturale dal giacimento di Coral South nell’impianto di trattamento in modo sicuro e affidabile. La nave FLNG è ora pronta a consegnare il primo carico di GNL previsto per la seconda metà del 2022.
  • A maggio, Solenova, joint-venture tra Eni e la società nazionale dello Stato Angolano Sonangol, ha avviato la costruzione della prima centrale fotovoltaica in Caraculo, capacità di generazione mirata a 50 MW, con una prima fase da 25 MW.
  • A maggio, firmato con Sonatrach un Memorandum of Understanding (MoU) per valutare la fattibilità di un progetto di idrogeno verde nella concessione Bir Rebaa North, per consentire la decarbonizzazione delle operazioni.

R&M e Chimica

  • A luglio, nell’ambito della strategia volta a rilanciare il segmento delle plastiche riciclate, Versalis, azienda chimica di Eni, ha firmato un accordo con Forever Plast player italiano, per l’acquisizione di una licenza esclusiva per la realizzazione di un’unità di riciclo meccanico per la trasformazione di rifiuti plastici selezionati ottenuti dalla raccolta differenziata, in grado di produrre 50 mila tonnellate/anno di composti polimerici riciclati e avvio previsto nel 2024. L’impianto sarà ubicato presso il polo petrolchimico di Porto Marghera e contribuirà alla sua trasformazione.
  • A giugno, Versalis ha avviato il riciclo della plastica da imballaggi industriali usati. Il progetto ha testato con successo sacchi realizzati con il 50% di materiale riciclato per l’imballaggio e la spedizione di prodotti in polietilene. Il nuovo prodotto sarà distribuito in tutti gli hub industriali Versalis.
  • A giugno, è stata inaugurata a Venezia Mestre la prima stazione di servizio Eni per il rifornimento di idrogeno per la mobilità. L’impianto è dotato di due punti di erogazione, con una capacità di oltre 100 kg/giorno, dove autoveicoli e autobus possono essere ricaricati in circa 5 minuti.
  • A maggio, Enjoy, il servizio di car sharing a marchio Eni, ha messo a disposizione le prime 100 minicar-EV XEV per la mobilità urbana nella città di Torino. La XEV YOYO è una city car elettrica progettata per la sostituzione della batteria in soli pochi minuti.
  • Ad aprile, firmata lettera d’intenti con Iveco, volta allo sviluppo di una piattaforma integrata di mobilità sostenibile per le flotte di veicoli commerciali, attraverso l’offerta di mezzi innovativi alimentati da biocarburanti e altri vettori energetici sostenibili, nonchè delle relative infrastrutture.
  • Ad aprile, firmato un accordo con la cinese Shandong Eco Chemical Co. Ltd. per la concessione in licenza della tecnologia proprietaria di Versalis per la produzione di polimeri stirenici in massa continua a basse emissioni.

Plenitude e Power

  • A luglio, Plenitude e HitecVision hanno sottoscritto un accordo per l’espansione dell’attività della joint venture norvegese Vårgrønn con l’obiettivo di consolidarne la presenza tra i più importanti player del settore eolico offshore. Plenitude cederà alla joint venture la sua quota del 20% in Dogger Bank (Regno Unito) che detiene importanti progetti eolici offshore. Grazie a questa operazione, HitecVision vedrà aumentare la propria quota di partecipazione in Vårgrønn passando dal 30,4% al 35% attraverso un apporto di capitale.
  • A maggio, siglato un accordo con Ansaldo Energia per valutare tecnologie per l’accumulo di energia elettrica alternative alle batterie elettrochimiche. Tali tecnologie saranno implementate in sinergia in alcuni siti industriali di Eni in Italia, sfruttando le potenzialità degli esistenti sistemi di produzione e consumo di energia elettrica.
  • Ad aprile, Plenitude ha annunciato un investimento in EnerOcean S.L., una società spagnola che sviluppa W2Power, una tecnologia innovativa per impianti eolici galleggianti. L’accordo è strutturato come una partnership di lungo termine incentrata sull’implementazione della tecnologia W2Power quale soluzione competitiva per lo sviluppo del settore eolico offshore galleggiante a livello globale. Plenitude contribuirà al programma di sviluppo di EnerOcean S.L. con capitali e competenze e deterrà inizialmente una quota del 25% della società che continuerà a operare in modo indipendente.
  • GreenIT, la joint venture tra Plenitude e l’italiana CDP Equity, ha firmato ad aprile un accordo con il fondo Copenhagen Infrastructure Partners (CIP) per la costruzione e la gestione di due parchi eolici offshore galleggianti in Sicilia e Sardegna, con una capacità totale prevista di circa 750 MW.

Decarbonizzazione & Sostenibilità

  • A luglio, accordata a Eni una nuova linea di credito revolving Sustainability-Linked da €6 miliardi della durata di 5 anni, collegata al raggiungimento di due obiettivi del proprio “Sustainability-Linked Financing Framework” aggiornato a maggio 2022. La nuova linea aumenterà la flessibilità finanziaria del Gruppo rafforzando ulteriormente la solida posizione di liquidità in coerenza con l’obiettivo di Eni di integrare pienamente la raccolta finanziaria con la strategia di decarbonizzazione.
  • A luglio, assegnato ad Eni il premio Energy Innovation Award di Energy Intelligence, a riconoscimento delle strategie messe in atto per la realizzazione della transizione energetica e dell’accelerazione negli investimenti a basse emissioni di carbonio. Eni si è classificata al primo posto per gli obiettivi di riduzione delle emissioni, resilienza del portafoglio e trasformazione del proprio modello di business.
  • A giugno, nell’ambito dell’impegno di Eni per lo sviluppo degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite è stata rafforzata la collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO), attraverso lo sviluppo di iniziative congiunte sull’idrogeno verde, le rinnovabili, l’efficienza energetica, la formazione tecnica, l’occupazione giovanile e la catena del valore agricola, in particolare in Africa.
  • A giugno, Eni ha avviato in Costa d’Avorio un’iniziativa di sostenibilità per la distribuzione di fornelli a famiglie vulnerabili. Nell’ambito del progetto, Eni distribuirà 100.000 fornelli in 6 anni a partire già dal 2022, dalla Regione di Gbêkê, raggiungendo oltre 300.000 persone. 

Outlook 2022

Il Gruppo ha definito le seguenti previsioni operative e finanziarie riviste per l’esercizio 2022 sulla base delle informazioni al momento disponibili, delle stime del management relative a possibili rischi e incertezze nello scenario e assumendo nessuna significativa interruzione nei flussi di gas dalla Russia:

Produzione di idrocarburi: previsione di 1,67 milioni di boe/giorno in linea con la guidance precedente di 1,7 milioni di boe/giorno, al netto degli impatti della forza maggiore e dell’aggiornamento dello scenario Eni per il riferimento Brent a 105 $/barile nel 2022.

Stimate circa 700 milioni di boe di nuove risorse esplorative attese nel 2022, in aumento rispetto al precedente target di 600 milioni di boe.

Confermata la guidance di utile operativo adjusted di GGP di almeno €1,2 miliardi. Il risultato del secondo semestre è previsto realizzarsi nel quarto trimestre.

Plenitude & Power: l’EBITDA atteso di Plenitude per il 2022 è confermato superiore a €0,6 miliardi. Confermata la guidance di oltre 2 GW di capacità installata da fonti rinnovabili a fine 2022.

Downstream: l’EBIT adjusted (pro-forma con ADNOC di R&M e Versalis) è proiettato in rialzo tra €1,8-2 miliardi rispetto all’aspettativa iniziale di EBIT solo positivo, assumendo un SERM di 6 $/barile nel secondo semestre 2022.

Le principali sensitivity di prezzo prevedono una variazione di €130 milioni del free cash flow per ogni dollaro di variazione nel prezzo del Brent e circa €700 milioni per ogni variazione di 5 centesimi nel tasso di cambio USD/EUR rispetto alla nuova assunzione di 1,08 USD/EUR nel 2022 e considerando un prezzo del Brent di 105 $/barile.

Cash flow adjusted prima del capitale d’esercizio al costo di rimpiazzo è atteso a €20 miliardi allo scenario di 105 $/barile rispetto alla guidance originaria di €16 miliardi allo scenario di 90 $/barile.

Capex organici previsti a €8,3 miliardi, alla nuova assunzione di cambio EUR/USD, in linea con la guidance originaria di €7,7 miliardi a cambi costanti.

Cash neutrality normalizzata attesa al prezzo Brent di circa 40 $/barile, per effetto della robusta performance industriale e della riduzione dei costi attesa in tutte le linee di business.

Leverage 2022 ante IFRS 16 atteso a 0,13 assumendo il nostro scenario prezzi.

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