L’attuale Presidente di Agia Stefano Francia è stato eletto Presidente di Cia Emilia- Romagna

Il nuovo Presidente di Cia Emilia- Romagna è il 33enne Stefano Francia (in foto), attuale Presidente Nazionale dei giovani agricoltori (Agia) e imprenditore frutticolo. Stefano Francia subentra a Cristiano Fini, eletto al vertice della Confederazione nazionale.

“Dobbiamo affrontare una situazione critica su tutti i fonti, a partire dalla prolungata siccità e soprattutto per il caldo torrido che sta mettendo a dura prova i produttori. I segnali sono già evidenti come ad esempio per il pomodoro da industria, fiore all’occhiello della nostra regione. In questo comparto, viene segnalata una perdita produttiva di circa il 10 percento, ma ad essere colpita è anche la frutticoltura, altra eccellenza dell’Emilia Romagna”, commenta Francia.

“È già iniziata la raccolta delle pere estive come la Carmen, e da un primo sondaggio questa cultivar è sottomisura per il 50%. Per questa pera e per altre varietà come l’Abate, molto diffusa nel territorio emiliano romagnolo e che esprime i volumi più importanti a livello nazionale in termini produttivi, sembra che non manchi la quantità, ma a fare la differenza è il caldo torrido e persistente che, nonostante l’irrigazione, blocca l’accrescimento dei frutti.  Si presterà in futuro questo prodotto di qualità ad essere coltivato con questo clima? Se a rischio sono le colture estensive come mais e sorgo a causa della siccità, peraltro in molti casi già collassati, anche i Consorzi di bonifica, pur con l’impegno nel cercare di soddisfare le esigenze idriche, hanno adottato le turnazioni perché il Po è ai minimi storici”, commenta Stefano Francia.

L’ingresso di Stefano Francia porterà esperienza e dedizione: “L’elezione di un giovane imprenditore come Stefano è un segnale forte per la nostra associazione. Una figura professionale con un’esperienza maturata nell’azienda di famiglia, ma anche in ambito istituzionale per via degli incarichi ricoperti, anche a livello europeo”, ha dichiarato Cristiano Fini.

Riguardo la mancanza di manodopera e il rincaro dei mezzi tecnici ed agricoli: “I nostri prodotti vengono pagati come 20 anni fa con prezzi di produzione che sono saliti alle stelle. Come sempre siamo l’anello debole della filiera e se va avanti così molte imprese chiuderanno: il mio impegno durante il mandato sarà quello di dialogare con gli attori della filiera per ripristinare un equilibrio tale da distribuire su tutta la filiera, produttori in primis, il valore dei nostri raccolti”, dichiara infine il neo eletto Stefano Francia.

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