NFT Technologies Inc., società tecnologica leader nel mainstreaming della proprietà decentralizzata, NFT e del metaverso per i mercati pubblici, ha annunciato oggi di aver stretto una partnership con la piattaforma di fashion design open source Faith Tribe per lanciare “Fashion DAO“, progetto incentrato sulla moda per marchi e creators che cercano di entrare nel Web3.
Per molti consumatori della GenZ, la moda digitale è un’estensione naturale del loro stile di vita reale e dei filtri dei social media. Le collezioni di moda virtuali spesso assumono la forma di prodotti in-game e/o “skin” che alterano l’aspetto. Tra i players del Metaverso abbiamo Gucci, che ha lanciato una borsa digitale da $ 4.000 e che ha creato un “Gucci Garden” con il gioco Roblox che ha attirato 19 milioni di visitatori; Louis Vuitton, che ha lanciato un videogioco con NFT da collezione per il suo 200° anniversario; e Balenciaga, che ha rilasciato la sua intera collezione Autunno 2021 nel videogioco Fortnite.
“Pensiamo che i dispositivi indossabili saranno uno dei mercati più grandi del metaverso”, ha affermato Wayne Lloyd, Presidente esecutivo di NFT Tech. “Riot Games ha generato $ 1,75 miliardi dalle vendite di skin in-game nel 2020. Queste skin cambiano semplicemente l’aspetto di un personaggio nel gioco, ma non offrono altri vantaggi. Mentre il metaverso continua a crescere, i principali marchi da GAP a Gucci lanceranno prodotti nel metaverso e siamo felici di collaborare con Faith per entrare ulteriormente in questo mercato”.
Faith Tribe è una piattaforma open source incentrata sulla creazione, lo scambio, la distribuzione e la monetizzazione di user-generated content di moda. Faith Tribe mira a sfruttare il potenziale del Metaverso e del Web3 riunendo creators di tutto il mondo e presentandoli a una base di clienti completamente nuova attraverso risorse digitali, vetrine in-game e mercati digitali. I designer creeranno NFT e saranno premiati per aver contribuito all’ecosistema attraverso la moneta $FTRB. Questi NFT si basano su standard accettati dalla comunità per garantire l’interoperabilità.