Snam: ricavi totali in aumento del +14,8% nel primo trimestre 2022

Il Consiglio di Amministrazione di Snam, riunitosi ieri sotto la presidenza di Monica de Virgiliis, ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 2022 (non sottoposti a revisione contabile).

I ricavi totali del primo trimestre 2022, al netto dei corrispettivi a copertura degli energy costs, ammontano a 808 milioni di euro, in aumento di 104 milioni di euro (+14,8%) rispetto all’analogo periodo del 2021. L’incremento è attribuibile alla crescita dei business della transizione energetica (+63 milioni di euro), in particolare all’efficienza energetica, e dei business regolati (+41 milioni di euro), anche grazie a proventi one-off connessi alla cessione di rimanenze a magazzino di gas di proprietà, nonostante l’effetto negativo dovuto alla riduzione del WACC. I ricavi regolati, al netto dei corrispettivi a copertura degli energy costs, ammontano a 631 milioni di euro, in lieve riduzione (-3 milioni di euro, pari allo 0,5%) rispetto al primo.

Ecco, in sintesi, gli altri risultati:
· Margine operativo lordo (EBITDA): 588 milioni di euro (+5,2% rispetto al primo trimestre 2021);
· Utile netto adjusted di gruppo: 325 milioni di euro (+3,8% rispetto al primo trimestre 2021, per effetto della positiva performance operativa e della crescita del contributo delle società partecipate);
· Investimenti tecnici: 223 milioni di euro (231 milioni di euro nel primo trimestre 2021);
· Indebitamento finanziario netto: 12.620 milioni di euro (14.021 milioni di euro al 31 dicembre 2021), in riduzione principalmente per la temporanea variazione del capitale circolante connessa all’attività di bilanciamento.

Stefano Venier, nella foto, Amministratore Delegato di Snam, ha commentato: “I risultati del primo trimestre mostrano la solidità del core business di Snam, la positiva performance operativa e il maggiore contributo delle società partecipate, elementi che hanno consentito di compensare gli effetti derivanti dalle disposizioni del nuovo periodo regolatorio in tema di remunerazione del capitale per le attività caratteristiche. La nostra infrastruttura di trasporto, stoccaggio e rigassificazione inoltre conferma la propria centralità nel complesso contesto geopolitico attuale. Per questo siamo anche al lavoro per intraprendere le iniziative necessarie per contribuire alla sicurezza e per consentire la diversificazione degli approvvigionamenti in Italia e nei territori nei quali operiamo, restando nel contempo impegnati ad abilitare la transizione energetica e a raggiungere i nostri obiettivi di neutralità carbonica, nell’interesse di tutti i nostri stakeholder”.

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