Inditex: il CEO dice addio e provoca instabilità finanziaria

L’addio di ieri di Pablo Isla, Deputy Chairman e CEO uscente, ha avuto conseguenze sul titolo di Inditex, multinazionale spagnola di abbigliamento con sede in Galizia, il più grande gruppo di fast fashion al mondo che gestisce oltre 7.200 negozi in 93 mercati in tutto il mondo – il suo flagship store è Zara , ma possiede anche Zara Home , Bershka , Massimo Dutti , Oysho , Pull&Bear , Stradivarius , Uterqüe e Lefties-, che ha chiuso in Borsa con un ribasso del 5 per cento – probabilmente risentendo anche dell’impatto sul mercato dei  risultati trimestrali in ribasso di H&M.

A partire dal 1° aprile sarà Marta Ortega, figlia del multimiliardario Amancio Ortega, alla guida del gruppo.

Il 2021 si è chiuso con utili da record per il gruppo, raddoppiati a 3,2 miliardi di euro con un fatturato a +36% nel 2020, ma gli analisti sono rimasti comunque delusi dalle performance finanziarie dell’azienda. Il 2022 ha portato con sé performance finanziarie in crescita, ma le recenti situazioni geopolitiche – la guerra in Ucraina e la chiusura delle 500 insegne del gruppo nel mercato russo- avranno sicuramente delle ripercussioni sul gruppo che però saranno visibili solo sul lungo periodo. 

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