Roma Tre: dimissioni anticipate del rettore Luca Pietromarchi

Il rettore dell’università Roma Tre Luca Pietromarchi ha consegnato le sue dimissioni alla ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa e al consiglio d’amministrazione. 

Le motivazioni che lo hanno spinto a dimettersi con un anno di anticipo rispetto alla fine del suo mandato sono ben spiegate nella lettera consegnata al consiglio d’amministrazione: 

“A nessuno di voi sarà sfuggito lo spirito divisivo che a partire dall’ultimo anno si è insinuato nel governo dell’ateneo, […] portando ad una netta contrapposizione su temi nevralgici per l’ateneo quali la distribuzione delle risorse, la progettazione di nuovi corsi, la valutazione dell’offerta formativa, le modalità della nostra adesione al piano nazionale della ricerca. […] Così come invano mi sono adoperato con ogni mezzo per tentare di far dialogare tutti i direttori attorno ad un unico tavolo. […] Siamo, s’intende, nella più legittima dinamica del gioco democratico. Ma intendo anche che la mia linea di governo e di progettazione non è più sostenuta dalla fiducia della maggioranza negli organi decisionali. Così, inevitabilmente, non ci sono più le condizioni politiche per proseguire in un’azione di conciliazione. Nè ci sono quelle fisiche per poter contrastare senza ulteriore danno di salute queste tensioni, negli organi e tra i dipartimenti. […]”.

Tra le iniziative promosse da Luca Pietromarchi durante il suo servizio presso l’università Roma Tre, possiamo annoverare la realizzazione del polo di Ostia, il ruolo centrale assegnato alla sostenibilità, il rilancio del teatro Palladium e progetti come “Roma Tre incontra le aziende” per avvicinare i giovani al mondo del lavoro. 

Ma non è la prima volta che un rettore a Roma Tre si dimette; infatti, nel 2017 Mario Panizza si è dimesso con la stessa modalità del rettore Pietromarchi e con la seguente motivazione: “L’impossibilità di dare attuazione esecutiva ad alcune azioni, […].”

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