Banca Generali conferma l’utile netto in crescita

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Generali (nella foto, l’a. d. Gian Maria Mossa) ha approvato la Relazione Annuale Integrata al 2021 comprensiva della Relazione sulla gestione consolidata, Relazione sulla gestione individuale e Dichiarazione non Finanziaria redatta ai sensi del D.lgs 254/2016 e la proposta di dividendo. Nello specifico è stato rappresentato quanto segue.

Progetto di Bilancio Consolidato

Il Progetto di Bilancio Consolidato conferma i dati preliminari presentati al Consiglio di Amministrazione del 10 febbraio scorso e dunque per l’esercizio 2021 conferma l’utile netto consolidato di €323,1 milioni, in crescita del 17,5% rispetto allo scorso anno. Tale valore rappresenta un nuovo massimo storico per la banca e riflette il successo nel raggiungimento degli obiettivi del piano 2019-21. Alla base di questo risultato si pone la significativa crescita delle masse (€85,7 miliardi, +15%) e il miglioramento della loro composizione. Un contributo rilevante è stato anche apportato dalla raccolta netta che si è dimostrata particolarmente sostenuta nell’anno, attestandosi a €7,7 miliardi. Il margine di intermediazione è salito del 26,2% a €779,3 milioni beneficiando della crescita a doppia cifra delle commissioni nette sia di natura ricorrente che variabile. Tra le commissioni ricorrenti si segnala il forte incremento delle commissioni sia per l’aumento delle masse e il miglioramento della loro composizione e per l’efficacia delle azioni di diversificazione messe in campo. Il margine finanziario si è attestato a €112,0 milioni (+2,2%), confermando uno stabile contributo pur in presenza di una riduzione degli interessi sugli attivi finanziari legato al contesto di riferimento, caratterizzato da tassi oltremodo bassi e/o negativi nel periodo. I costi operativi si sono attestati a €242,3 milioni con un incremento del 6,6% nel loro insieme e del 4,9% per il sottoinsieme di costi “core”, ovvero con esclusione dei costi del personale commerciale, delle variazioni del perimetro di consolidamento e di altre poste straordinarie. Gli indicatori di efficienza operativa sono ulteriormente migliorati confermandosi su livelli di best practice: i costi totali sulle masse sono scesi a 28 bps (contro i 30bps di fine 2020) e il Cost/Income ratio, su basi rettificate per le componenti non ricorrenti, è risultato pari al 35,8% (26,5% il livello reported). Il risultato operativo è aumentato a €537,0 milioni, in crescita del 37,6% rispetto allo scorso anno. Gli accantonamenti ordinari si sono attestati a €45,4 milioni rispetto ai €30,8 milioni dello scorso esercizio, per tener conto della crescita dei piani di fidelizzazione della rete dato il forte sviluppo della raccolta nell’anno e di altre voci prudenziali per rischi e oneri complessivi. Sono stati registrati anche contributi bancari in aumento a €15,5 milioni (€11,3 milioni nello scorso esercizio). I risultati 2021 incorporano la dinamica di due poste straordinarie, nel dettaglio: i) l’onere non ricorrente per €80,6 milioni1 già contabilizzato durante i risultati semestrali 2021, relativo all’operazione di acquisto di titoli in cartolarizzazioni di crediti sanitari riservati a clienti professionali e detenuti dalla clientela. Ai fini contabili, l’onere collegato all’operazione viene registrato nel bilancio d’esercizio annuale tra le perdite di negoziazione; ii) Il beneficio fiscale non ricorrente di €8,5 milioni legato ad un’operazione di affrancamento dei valori di avviamenti, marchi e attività immateriali. I ratio patrimoniali consolidati si attestano al 17,1% a livello di CET1 e al 18,4% a livello di Total Capital Ratio, dunque su livelli ampiamente superiori ai requisiti richiesti dalle autorità bancarie. I ratio di capitale sono calcolati al netto della proposta di distribuire €1,95 per azione (al lordo delle ritenute di legge).

Progetto di Bilancio Individuale

Banca Generali ha chiuso l’esercizio 2021 con un utile netto di €342,2 milioni in aumento del 18,3% rispetto alla fine dell’esercizio precedente in virtù del significativo progresso del risultato operativo a fronte della crescita a doppia cifra del margine d’intermediazione legata a un’attenta gestione dei costi operativi. Il margine di intermediazione si è attestato a €727,0 milioni (+24,7%) e, al netto della crescita dei dividendi da partecipazioni del Gruppo, ha beneficiato principalmente della buona crescita commissionale (€280,7 milioni, +19,7%), mentre il margine di interesse ha segnato una lieve riduzione (€84,0 milioni, -6,7%) per la contrazione del livello dei rendimenti sulle attività finanziarie legata al contesto dei mercati finanziari. I dividendi distribuiti sia in acconto che a saldo dalla controllata lussemburghese BG Fund Management Luxembourg S.A. ammontano a €333,6 milioni (+40,0% rispetto all’esercizio precedente). L’aggregato dei costi operativi ammonta a €221,8 milioni (+6,7%) con un incremento molto più contenuto rispetto ai ricavi. La variazione è legata principalmente a spese amministrative legate ai costi informatici e per consulenze. Il cost/income ratio, che misura l’incidenza dei costi operativi, al lordo delle rettifiche di valore su attività materiali e immateriali in rapporto ai ricavi operativi netti, si attesta al livello di 25,8%, rispetto al 30,3% registrato nel 2020. Il risultato del periodo ha risentito delle due dinamiche già citate e relative al rilevamento di i) oneri non ricorrenti per €80,6 milioni sostenuti in relazione all’operazione di acquisto di titoli di cartolarizzazioni di crediti sanitari detenuti dalla propria clientela professionale al fine di tutelare la stessa da una potenziale perdita e ii) beneficio fiscale non ricorrente per €8,5 milioni generato da operazioni di affrancamento dei valori di avviamenti, marchi e attività immateriali effettuate a giugno 2021.

La proposta di dividendo

Il CDA ha deliberato di presentare all’Assemblea degli Azionisti programmata, come da calendario finanziario, per il 21 Aprile p.v. in prima convocazione la proposta di distribuire l’utile 2021 come segue: distribuire dividendi per €227,9 milioni, pari a €1,95 per azione (al lordo delle ritenute di legge) per ognuna delle 116.851.637 azioni emesse e corrispondenti ad un pay out del 70,5% dell’utile consolidato dell’esercizio 2021 in linea con la politica di dividendi per il triennio 2019-2021 a suo tempo approvata dal CDA di Banca Generali Portare a riserva per utili a nuovo i restanti €114,4 milioni La distribuzione dei dividendi, se approvata dall’Assemblea, avverrà con le seguenti modalità: €1,15 per azione con data di stacco il 23 maggio 2022; record date 24 maggio 2022, data di pagamento 25 maggio 2022; €0,80 per azione con data di stacco il 20 febbraio 2023; record date 21 febbraio 2023, data di pagamento 22 febbraio 2023.

Le somme pagate saranno soggette al regime fiscale ordinario della distribuzione di dividendi. Si precisa che non verrà peraltro effettuata alcuna distribuzione alle azioni proprie di cui la Banca si trovasse eventualmente in possesso alla record date e alle azioni in circolazione per le quali ai sensi delle Politiche sulle Remunerazioni per tempo vigente sussistessero limiti alla distribuzione dei dividendi. La quota di dividendo relativa a dette azioni verrà pertanto attribuita alla riserva per utili a nuovo. Al prezzo di chiusura del titolo Banca Generali del 4.03.2022 di €28,6 per azione, il dividendo proposto configura un rendimento complessivo del 6,8%.

Relazione Annuale Integrata

La Relazione Annuale Integrata è stata realizzata secondo la struttura per capitali proposta dall’ ‘International Integrated Reporting Framework’ (di seguito IR Framework) utilizzata dalla Banca dallo scorso anno. L‘IR Framework si sviluppa seguendo 11 tematiche che Banca Generali ha identificato come materiali dopo avere anche coinvolto gli stakeholders più rilevanti (tra cui tutti i dipendenti). A queste sono stati collegati 11 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, come definiti dall’ONU, che la Banca intende seguire con maggiore priorità in linea con la sua Mission, la sua Vision e il suo Purpose. Nel corso del 2021 si evidenziano le principali azioni realizzate in linea con tali tematiche ritenute materiali:

  • Sviluppo delle Persone – Banca Generali ha predisposto una serie composita di iniziative tese alla protezione sanitaria, valorizzazione e crescita di tutte le sue persone (sia dipendenti che consulenti finanziari). Tra le molte iniziative citiamo l’accordo sullo Smart Working/Next Normal, che rappresenta uno dei primi accordi nel mondo bancario ad introdurre una logica di lavoro ‘ibrida’, dove lavoro in presenza e in modalità di Smart Working conviveranno nella gestione del business. La Banca ha poi individuato alcune linee guida su cui focalizzare ulteriormente la sua attenzione, in particolare l’attività di formazione e sviluppo e la Diversity & Inclusion (D&I). L’attività di formazione e sviluppo è ritenuta prioritaria. Sono state erogate 55.145 ore di formazione (+13% rispetto al 2020) per i dipendenti di sede a cui si aggiungono le 131.867 ore (+17% rispetto al 2020) per i consulenti finanziari. Nello specifico sono stati predisposti percorsi formativi tecnici e manageriali che hanno riguardato anche le attività info-formative a supporto del Next Normal, tematiche specifiche e piani di sviluppo annuali, il supporto all’engagement e alla diffusione della cultura Banca Generali e attività legate alla sfera personale. Molte iniziative sono state sostenute dal lancio della nuova piattaforma di e-learning BG Lab a disposizione dei dipendenti. Sul fronte della D&I, Banca Generali ha posto in essere percorsi dedicati alla leadership inclusiva con particolare riguardo all’universo femminile (BG Impact People, Women’s Empowerment), tra cui va ricordata l’adesione alla community internazionale WEPs (Women Empowerment Principles) promossa dall’ONU. E’ stato anche istituito un percorso rivolto ad un gruppo dedicato di UNDER 35. Si è posta attenzione all’assunzione di personale di età inferiore ai 30 anni, che ha rappresentato il 60% delle nuove assunzioni complessive dei dipendenti. Inoltre il 45% delle nuove assunzioni ha riguardato donne (41% nel 2020). Banca Generali ha inoltre attivamente partecipato alle iniziative sponsorizzate dal Gruppo Generali (#BeBoldforInclusion e ‘DiverseAbility’). Nell’anno è inoltre proseguita l’attività di formazione in ambito sostenibilità della rete, per accrescere la competenza in materia di investimenti sostenibili.
  • Offerta ESG – Banca Generali ha integrato i temi della sostenibilità dal 2019 facendo leva sull’approccio distintivo in relazione ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU (SDGs) in fase di analisi, selezione e rendicontazione dell’offerta. Su queste basi, Banca Generali continua anno dopo anno a sviluppare la piattaforma ESG dedicata. Nel 2021 Banca Generali ha presentato un’offerta di 269 fondi ESG (59% Art.8 e 41% Art.9). Le masse investite in soluzioni d’investimento ESG hanno raggiunto i €6.5 miliardi (14.6% delle soluzioni gestite). Nel corso del 2021, Banca Generali si è fortemente impegnata al fine di adeguare l’offerta di casa ai sensi degli Art. 8 e Art. 9 del Regolamento UE 2019/2088. Banca Generali nell’anno ha adottato politiche specifiche per gli investimenti responsabili ispirati alle migliori pratiche internazionali3 e in linea con gli impegni assunti dal Gruppo Generali in merito4 , per la gestione degli investimenti terzi. Ad oggi, il 100% dei prodotti di casa rispetta politiche di ‘negative screening’. Nel corso del 2021 è stato inoltre modificato il Regolamento Crediti in linea con i principi della Sustainability Policy della Banca pertanto effettuando un’analisi di negative screening anche nel contesto dell’erogazione di finanziamenti.
  • Governance – La Banca ha ulteriormente rafforzato l’approccio sostenibile alla governance attraverso l’introduzione nel maggio del 2021 di un nuovo Regolamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endo-consigliari che prevede l’introduzione dell’analisi dei rischi e delle opportunità ESG all’interno del Comitato Manageriale di Direzione e di tutti i Comitati endo-consiliari5 pur garantendo la centralità del Comitato Nomine, Governance e Sostenibilità già in essere. Nel corso del 2021 è stato inoltre rafforzato l’impegno della Banca in tema di sostenibilità anche in merito alle politiche in materia di remunerazione, attraverso la definizione di indicatori quali-quantitativi di breve, medio e lungo termine legando la remunerazione variabile del management ad obiettivi di sostenibilità. A dicembre 2021 la Banca ha anche approvato la Politica per la Gestione del Dialogo con la Generalità degli Azionisti formalizzando l’impegno – da sempre seguito – all’utilizzo di forme di engagement trasparenti e differenziate. Banca Generali ha altresì adottato politiche specifiche per gli investimenti responsabili anche con riferimento alla gestione degli investimenti di capitale proprio che sono anch’essi sottoposti a “negative screening”. In fine, il framework di gestione dei rischi è stato integrato al fine di prendere in considerazione rischi ed opportunità ESG.
  • Trasparenza – Banca Generali ha rafforzato la politica di comunicazione verso l’esterno al fine di garantire una sempre maggiore trasparenza in merito all’approccio di sostenibilità adottato. Tali iniziative hanno comportato evidenti riscontri positivi come riflesso nel crescente miglioramento dei giudizi espressi dalle Agenzie di Rating ESG.
  • Comunità: Tra i progetti nuovi più rilevanti va citato #BG4SDGs, che riflette iniziative strettamente legate all’Agenda ONU 2030. In primo luogo è stato realizzato un ciclo di incontri dedicati a far luce sullo stato d’avanzamento dei singoli SDGs delineati dalle Nazioni Unite con relatori di grande autorevolezza, che hanno disegnato le sfide e gli ingredienti di competitività necessari per affrontare gli impegni ambientali e sociali. Il progetto è proseguito con ‘BG4SDGs – Time to Change’ una campagna fotografica di sensibilizzazione ai 17 SDGs realizzata in partnership con il fotografo Stefano Guindani. Compatibilmente con la situazione pandemica, la Banca ha partecipato a diverse iniziative dedicate ai principali stakeholder sui temi della sostenibilità. Tra queste si segnala la partecipazione alla Sustainability Week organizzata da Borsa Italiana; la partecipazione all’Osservatorio ‘0-Fire’ creato dalla partnership tra Università Bicocca di Milano e AIFI e la Investment Challenge incentrata sulla sostenibilità in collaborazione con Reply e MIP- Politecnico di Milano.

Si segnala infine che il Valore Aggiunto Globale (VAG) generato nel 2021 a favore degli stakeholders ha raggiunto i €1217,6 milioni, in crescita del 15,3% rispetto allo scorso esercizio.

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