Roche Italia chiude il 2021 Con una crescita di € 6 milioni

Crescono anche gli investimenti in ricerca

  • Roche S.p.A., la divisione farmaceutica del gruppo in Italia, chiude il 2021 registrando un fatturato complessivo di 796 milioni di euro (+1% rispetto al 2020);
  • Investimenti in ricerca clinica pari a 47 mln di euro, +4% rispetto ai due anni precedenti;
  • Nel 2021 sono stati registrati 249 studi clinici di cui hanno beneficiato 19mila pazienti attraverso un percorso di cura all’avanguardia privo di costi a carico delle famiglie;
  • 200 mln di euro erogati negli ultimi due anni a saldo del payback ospedaliero;
  • Tra il 2021 e il 2022 previsti 19 nuovi lanci, tra nuove molecole ed estensioni di indicazioni, in ambito oncologico e di patologie rare, di cui potranno beneficiare oltre 25mila pazienti.

Roche S.p.A. chiude il 2021 in crescita, con un fatturato
complessivo di 796 milioni di euro. Un risultato raggiunto al termine di un anno
complesso caratterizzato dalla perdita di brevetto di alcuni prodotti di punta dell’Azienda,
dalla ri-negoziazione dei prezzi e dall’evoluzione pandemica. La crescita è stata
determinata da lanci di nuovi prodotti ad alto tasso di innovazione in diverse aree, tra cui
Perjeta® e Kadcyla®, due monoclonali per il trattamento del tumore alla mammella,
Rozlytrek® una terapia personalizzata e “Made in Italy” per il carcinoma polmonare, e
Ronapreve®, una combinazione di monoclonali che si è dimostrata, in un determinato
setting di pazienti, un’arma efficace per la cura delle infezioni polmonari da Covid-19.
Inoltre, ad incidere positivamente sui risultati economici è stata anche l’eccellente
performance di Ocrevus®, il primo farmaco indicato nella sclerosi multipla primariamente
progressiva che dal 2018 ha segnato l’importante ritorno di Roche nell’area delle
neuroscienze; oltre ai buoni risultati di Tecentriq® ed Alecensa®, due farmaci per il
trattamento di alcune forme di tumore al polmone e di Hemlibra®, il primo anticorpo
monoclonale ad essere raccomandato per l’uso nei pazienti con emofilia A.
“Siamo soddisfatti di aver chiuso il 2021 registrando nuovamente una crescita – dichiara
Maurizio de Cicco, Presidente e Amministratore Delegato di Roche S.p.A. – sono
orgoglioso che in un momento storico come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da
una generale instabilità, la nostra risposta sia stata quella di consolidare la leadership di
Roche in ricerca e sviluppo di soluzioni innovative volte a migliorare la vita dei pazienti. Lo

dimostra la crescente quota di investimenti nel nostro Paese che sale a 47 milioni di euro,
+4% rispetto ai due anni precedenti”.
Solo nel 2021, grazie alla collaborazione con oltre 190 centri di ricerca di eccellenza, Roche
S.p.A. ha registrato 249 studi clinici, di cui hanno beneficiato oltre 19.000 pazienti che
hanno intrapreso così un percorso di cura all’avanguardia. Inoltre circa 3.000 pazienti sono
stati trattati con programmi di uso compassionevole. Un modello per la misurazione
dell’impatto economico delle sperimentazioni cliniche stima che grazie all’impegno in
ricerca clinica, l’Azienda contribuisca ogni anno a far risparmiare al Servizio Sanitario
Nazionale circa 180 milioni di euro.
“Continueremo con impegno a ricercare nuove strade di collaborazione per migliorare la
risposta al bisogno di salute del Paese ma, nonostante le promesse di revisione fatte negli
ultimi tre anni, l’attuale modello di gestione e di programmazione della spesa sanitaria, in
particolare il tema dei tetti di spesa e del payback, rimane un punto dolente del nostro
Sistema Paese che rischia di rimanere indietro e di non poter dare ai propri pazienti le
stesse garanzie degli altri cittadini europei – continua Maurizio de Cicco – “Una nuova
governance è urgente e necessaria: negli ultimi due anni il solo contributo di Roche al
ripiano è stato di circa 200 milioni di euro, pari al 20%  del fatturato aziendale. Nonostante
la situazione di stallo, vogliamo continuare a fovorire la collaborazione con il pubblico e
come segno tangibile di apertura verso le Regioni, abbiamo infatti deciso di non presentare
ricorso nei confronti del pagamento del payback ospedaliero anche se si tratta di una
sistema insostenibile che va rivisto.”
L’emergenza sanitaria è stata anche l’occasione per siglare un nuovo patto pubblico-privato
che si è dimostrato vincente nel semplificare il processo di attivazione delle sperimentazioni
cliniche e nel velocizzare i tempi dell’approvazione dei farmaci. Un insegnamento che si
auspica non venga vanificato ma che anzi venga promosso per rendere le cure innovative
accessibili a tutti.
Sempre sul fronte della sostenibilità del Sistema Salute, area in cui da oltre un ventennio
Roche è pioniera, l’Azienda ha confermato la propria attenzione alle risorse pubbliche,
continuando a realizzare progettualità, sia a livello regionale, sia nazionale, volte a ridurre
al minimo gli sprechi e a ottimizzare le risorse.
Inoltre, la divisione Roche Diagnostics nel 2021 ha continuato lo sviluppo di soluzioni contro
il COVID-19, arrivando ad oltre 20 soluzioni diagnostiche a supporto della gestione
dell’emergenza, fra cui test in grado di fornire informazioni a largo spettro:
dall’identificazione dell’agente patogeno, alla rilevazione della risposta anticorpale,
effettuabili in contesti differenti, dai grandi laboratori centralizzati, ad ambiti point of care,
fino all’utilizzo domestico in modalità autonoma. Di fatto, l’emergenza pandemica ha messo
in luce la centralità della diagnostica per la gestione efficace del paziente e la sostenibilità
del Sistema Salute, evidenziando il valore generato tramite diagnosi tempestive e
monitoraggio della diffusione del virus, nonchè, più in generale, il suo valore nel processo
decisionale clinico-terapeutico e nel miglioramento degli esiti clinici, che si traduce inoltre in
un importante contributo all’ottimizzazione della spesa sanitaria.

“Nel 2022 il Gruppo Roche celebra i 125 anni di attività in Italia – conclude Maurizio de
Cicco – 125 anni di impegno e soddisfazione durante i quali abbiamo lavorato con un unico
obiettivo: migliorare la vita di chi vive giorno dopo giorno con patologie spesso di difficile
gestione e di chi gli sta vicino. Continueremo a ricercare nuove strade e a investire in
soluzioni all’avanguardia in grado di garantire le cure e di migliorare la salute di tutti,
sempre in un’ottica di sostenibilità del Sistema Salute ”.
Tra il 2021 e il 2022 si prevedono 19 nuovi lanci, tra nuove molecole ed estensioni di
indicazioni, in ambito oncologico e di patologie rare, di cui potranno beneficiare oltre 25.000
pazienti in attesa di nuove soluzioni terapeutiche. Importante sarà anche il contributo nella
gestione della pandemia: si stima infatti che nel 2022 oltre 30.000 pazienti con Covid-19
potranno essere trattati con terapie Roche. La priorità per l’Azienda sarà nuovamente la
ricerca clinica, ambito in cui nonostante un contesto non particolarmente favorevole la filiale
italiana continuerà a investire con l’intento di mantenere un ruolo centrale in Europa.

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