Fortune Italia, Fabio Insenga lascia (in polemica con l’editore)

Fabio Insenga, nella foto, lascia la carica di direttore responsabile di Fortune Italia, per dissidi con l’editore. Vi lasciamo alle parole dello stesso Insenga, che su Facebook ha scritto un lungo post sul tema: “Sono passati quasi quattro anni da una scelta importante, che rifarei. Il 1 febbraio 2018 ho lasciato le certezze che avevo e ho iniziato a ragionare su come potesse nascere una testata nuova. Avevo dubbi ma anche fiducia nel fatto che si potesse fare. Mi guardavano tutti con la stessa faccia a metà tra la perplessità e la compassione. Con quei sorrisi appena accennati a cui si ricorre quando non si vuole far trapelare quello che si pensa realmente. Fortune Italia è nata così, con la folle consapevolezza di poter dimostrare che quella giusta diffidenza si potesse superare. Era tutto vero. C’era l’ennesima crisi economica in corso, l’editoria era già in crisi da tempo. Eppure, quel progetto visionario poteva avere un senso. Da quel giorno, non ho mai smesso di lavorare per renderlo possibile. In qualunque condizione, aggirando qualsiasi tipo di ostacolo. L’ho fatto insieme a persone che ho avuto la fortuna di poter scegliere. Abbiamo fatto i giornalisti, abbiamo costruito credibilità e reputazione. Siamo diventati quello che volevamo essere, una testata rispettata per la qualità e per le idee che è capace di produrre. Oggi, ci sono i presupposti per crescere ancora. C’è un sistema editoriale che funziona, c’è un conto economico sano, ci sono nuovi soci che stanno investendo. Io, però, mi fermo qui. È la notizia che andava messa in testa e che ho allontanato ancora per qualche riga. Dal 1 gennaio non sarò più il direttore di Fortune Italia. Non è stata per me solo una testata per cui lavorare. Nella rivista, nel sito e in tutto quello che avete visto in questi quasi quattro anni, c’è quello che so fare, quello che mi piace fare e quello che ritengo giusto fare. Fortune Italia però non è mia, è di un editore che fa le sue scelte e va dove ritiene sia più giusto andare. E quando non c’è più condivisione della linea editoriale, è giusto prenderne atto. Spero che chi verrà dopo di me sappia fare meglio e che quello che è stato costruito in questi quattro anni possa essere una base solida per un futuro importante. Grazie ai lettori, a tutti voi. Grazie a chi mi ha permesso di fare quello che abbiamo fatto e grazie a tutte le persone che hanno lavorato con me”.

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