Cristina Scocchia lascia Kiko Milano

Diventa amministratore delegato di Illycaffè

Cristina Scocchia (nella foto) abbandona il ruolo in Kiko Milano e a comunicarlo è la stessa manager in un’intervista rilasciata a L’Economia, l’inserto del lunedì de Il Corriere della Sera . «Oggi — dice Scocchia— siamo nella coda della pandemia e siamo tornati a crescere, l’azienda è solida e io posso prendere questa nuova opportunità».

Dal 1° gennaio 2022 sarà dunque operativa nella carica di amministratore delegato di Illycaffè, subentrando a Massimiliano Pogliani.

«Con l’apertura del capitale a Rhône quest’anno, Massimiliano Pogliani ha portato a termine il percorso di managerializzazione di illycaffè, per il quale gli era stato affidato il suo prima mandato nel 2016 – ha detto Andrea Illy,  presidente di illycaffè -. Nel ringraziarlo per il suo lavoro, esprimo un particolare apprezzamento per la resilienza dell’azienda nella crisi pandemica e la crescita impressa ai canali digital e alimentare. Per il nuovo ciclo espansivo che inizierà nel 2022 e in vista di una futura quotazione, abbiamo  deciso di affidare la guida a Cristina Scocchia, manager di talento riconosciuto nello sviluppo di brand ad alto contenuto estetico ed esperienziale».

Uno stimolo in più per la manager, che da sempre è impegnata sullo sviluppo del talento femminile: «In Borsa — dice — le amministratrici delegate donna sono una strettissima minoranza, il mio esempio può essere uno stimolo ulteriore» si legge nell’intervista. E a proposito di Kiko si legge: “Nel merito, la manager, che lascerà il proprio incarico a fine anno, spiega che tra il 2017 e il 2019 «abbiamo raddoppiato la profittabilità dell’azienda, portandola da 30 milioni a oltre 58 milioni, grazie a un piano industriale basato su innovazione di prodotto, trasformazione digitale ed espansione geografica. E il piano industriale 2021/2023 prevede, in continuità con quello precedente, forti investimenti in innovazione di prodotto, omni-canalità e crescita nei mercati asiatici e mediorientali: sono previste 300 aperture tra il 2021 e il 2023».

Nel 2020 il risultato netto è stato fortemente negativo, «ma nonostante le difficoltà siamo entrati in tre nuovi mercati, i Balcani, la Grecia e l’Arabia Saudita e abbiamo aperto 30 nuovi negozi. E anche quest’anno abbiamo continuato a investire, siamo entrati in 15 Paesi e abbiamo aperto 80 negozi. Tutto questo ci ha permesso, in due anni così complessi, di creare 1.000 posti di lavoro, incluse 100 assunzioni nella sede globale di Bergamo (50 nel 2020 e 50 quest’anno). È un risultato di cui vado fiera, so che non risolviamo così la disoccupazione giovanile, ma è il segno che abbiamo sempre creduto nell’azienda, tutti a partire dal suo azionista»”.

«Sono orgogliosa degli obiettivi raggiunti e ringrazio la mia squadra senza la quale non sarebbe stato possibile realizzarli – commenta la Scocchia –.  Sono riconoscente in particolare al presidente Percassi per la stima e la fiducia che mi ha accordato e che sono state fondamentali per svolgere al meglio il mio compito».

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