Daniele Macheda nominato nuovo segretario dell’Usigrai

Usigrai ha eletto Daniele Macheda (nella foto) nuovo segretario. A deciderlo sono stati i delegati al XVI Congresso dei giornalisti del servizio pubblico riuniti a San Donato Milanese nei giorni scorsi.

Macheda nasce a Reggio Calabria 59 anni fa. Entra in Rai nel 1987 nel ruolo di caposervizio della cronaca di RaiNews. Macheda prenderà il posto di Vittorio di Trapani, che ha guidato per nove anni l’Unione sindacale giornalisti Rai.

Oltre che da Macheda, il nuovo Esecutivo è adesso composto da: Alberto Ambrogi, Incoronata Boccia, Giovanna Bonardi, Gabriella Capparelli, Rosario Carello, Antonio Gnoni, Marco Malvestio, Sonia Oranges, Monica Pietrangeli, Claudia Pregno. In tutto sei donne e cinque uomini: nove rappresentanti della lista UsigraInsieme (che ha raccolto 170 preferenze), una della lista Pluralismo e Libertà (28 voti) e una di Noi giornalisti Rai (19).

«Un sindacato libero e coraggioso è il sindacato in cui mi riconosco. Un sindacato senza valori è un sindacato senza futuro», ha detto Macheda. «Al Congresso c’era una platea molto giovane che chiede un cambiamento. Occorre costruire una nuova classe dirigente e per questo lancerò una scuola sindacale in Rai. Alle votazioni per i delegati al congresso hanno partecipato il 91% degli iscritti: forse comincia a cambiare la tendenza ad allontanarsi dal sindacato», ha riferito all’Ansa.

Tra i temi cruciali discussi nel congresso c’è la necessità di una riforma della governance, la sfida del rinnovamento della tv pubblica e il nodo risorse, il problema del precariato. «Nel mandato appena concluso – ha detto il neosegretario – abbiamo fatto due cose importantissime: abbiamo garantito il giusto contratto a molti colleghi giornalisti con partita Iva e aperto la strada con il concorso a 90 colleghi che hanno portato grande rinnovamento in termini di competenze specifiche su web e social. Occorre proseguire sulla strada tracciata».

Prima del voto sulle mozioni, il segretario in uscita, di Trapani, ha ripercorso le principali battaglie fatte durante il suo mandato, e ha ricordato alcuni momenti difficili del suo percorso. «Rivendico le scelte fatte, anche se hanno creato rotture. Come quando – ha ricordato – un partito di governo dà degli sciacalli ai giornalisti e, mentre noi diciamo che con chi ci insulta non si tratta, qualcuno ci spiega che nonostante quegli insulti bisogna andare a parlare con quei rappresentanti politici. O come quando la dirigenza di Stampa Romana decide di convocare nella sede del sindacato conferenze stampa dove il principale imputato è l’Usigrai senza dare a chi rappresenta l’Usigrai la possibilità di difendersi».

Prosegue: «Le rotture arrivano quando sul tema del giusto contratto qualcuno sostiene chi tenta di portare in tribunale l’accordo provando a bloccarlo. O sulla selezione pubblica: se il presidente dell’Ordine si ricorda non il giorno dopo, ma un anno dopo, alla vigilia della pubblicazione del bando, di voler migliorare il testo viene il sospetto – incalza Di Trapani – che l’intenzione non sia quella di migliorare il bando, ma di bloccarlo».

E conclude, dicendo: «Mi rivolgo agli iscritti più giovani. Questo sindacato ha bisogno della vostra forza, della vostra capacità di costringerci a cercare strade nuove. Non siete il futuro, voi siete il presente di questo sindacato: custoditelo, coltivatelo, vivetelo».

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