Audiencerate guarda al mercato italiano e include nell’Advisory Board tre manager della Silicon Valley

Il Ceo Filippo Gramigna (nella foto): “Attrezzati per una presenza strategica sul mercato nazionale”

Audiencerate, società di identity nata a Londra ma gestita da un management tutto italiano e controllata da investitori italiani tra cui IPE della famiglia di Gianfilippo Cune. Ad oggi, la sua attenzione è rivolta al mercato italiano. Ad affermarlo il Ceo Filippo Gramigna: “L’accelerazione tecnologica impressa dal Covid anche in Italia ha rafforzato società che rientrano nel nostro target d business. Così ci siamo attrezzati per una presenza strategica sul mercato italiano”.

Intanto nel nuovo Advisory Board di Audiencerate entrano tre manager di fama mondiale, leader riconosciuti del settore: Doug Knopper, già General Manager dell advertising technology in DoubleClick e poi Ceo e co-fondatore di FreeWheelRalf Jacob, ex President e Chief Revenue Officer di Verizon Media PlatformSaqib Mausoof, già Chief Data Strategist in IGP MediabrandsIn Audiencerate porteranno la loro visione e la loro competenza nelle soluzioni di targeting di nuova generazione, dell’addressable TV e per vincere la sfida della imminente scomparsa dei cookies, nella quale Audiencerate è già impegnata con nuove soluzioni che consentiranno l’onboarding e gestione dei dati avendo la privacy sempre al centro dell’attività.

I nuovi membri si uniscono nell’ Advisory Board a Daniele Gabbai, responsabile delle partnership strategiche e alleanze di Nexi.

Il commento del CEO, Filippo Gramigna

E’ un immenso privilegio – ha sottolineato Gramigna – poter contare sull’esperienza e la visione stratega di Doug, Ralf e Saqib per la prossima fase dell’evoluzione di Audiencerate. Il loro interesse e la sentita partecipazione per quello che facciamo dimostra che la Silicon Valley guarda ad Audiencerate come a un player chiave nello scenario dell’adtech in costante evoluzione. Le loro indicazioni e supporto saranno preziosissimi per i nostri progetti”.

Le parole di Doug Knopper

Commentando la sua nomina nell’Advisory Board, Doug Knopper ha affermato: “Lavoro soltanto con grandi aziende che hanno grandi leader. Audiencerate risponde a questi criteri, e i suoi progetti di sviluppo per portare sul mercato una soluzione differenziante per risolvere i nuovi problemi legati all’identificazione delle audience sono una grandissima opportunità per il prossimo decennio del marketing”.

Le parole di Ralf Jacob

Esistono solo 11 piattaforme data manager certificate da Google – ha osservato Ralf Jacob – e Audiencerate è l’unica realtà indipendente che non fa capo a un’organizzazione più grande. Indipendenza e neutralità sono fondamentali nell’adtech, e la capacità di Audiencerate di adattarsi velocemente e nel modo giusto a un’industria in cambiamento mi ha davvero impressionato”.

Le dichiarazioni di Saqib Mausoof

Saqib Mausoof ha dichiarato: “Audiencerate è stata molto efficace nel trattamento della privacy del consumatore dal punto di vista della normativa europea e americana. La sua linea è stata quella di trovare una soluzione che funzionasse per l’industria su larga scala e quindi è integrata con lo stack di Google, con Adform e con molte altre società internazionali oltre ad aver ottenuto tutte le certificazioni di compliance, tra cui TrustArc. Fiducia e tecnologia devono andare di pari passo e questo significa che il giusto approccio sarà vantaggioso per l’ecosistema dell’identità digitale nel suo complesso”.

Gli andamenti dell’ultimo anno

Il nuovo Advisory Board nasce dopo un 2020 particolarmente positivo per Audiencerate, che ha allargato l’operatività a livello globale e ha costituito un team di sviluppo del business a New York, Parigi, Madrid e Stoccolma oltre che a Londra, dove ha sede, e a Milano. Nel 2020 la società ha anche acquisito clienti in Asia e avviato nuove partnership e collaborazioni, le più recenti con le società francesi Sirdata e Weborama. Nel mese di maggio del 2021 i ricavi di Audiencerate sono aumentati del 193% rispetto allo stesso periodo del 2020 e il margine lordo del 162%. Nei primi cinque mesi 2021 i ricavi hanno fatto registrare +77% e il margine lordo +50%.

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