La cinese Fosun acquista la Sergio Rossi

L’azienda di scarpe torna in mani straniere. L’annuncio arriva da Investindustrial. Il marchio calzaturiero era già stato di proprietà del gruppo Gucci-Kering

La società simbolo del Made in Italy in realtà, fondata nel 1951 a San Mauro Pascoli da Sergio Rossi, morto lo scorso 3 aprile di coronavirus , era da tempo uscita dalle disponibilità della famiglia fondatrice. Appartenuta a Gucci e poi al fondo italiano Investindustrial, è stata ceduta ai cinesi di Fosun Fashion Group.

Le priorità del gruppo cinese

Tra le priorità del gruppo cinese ci sarà la forte sinergia tra i marchi. “Questa acquisizione non solo completa un ecosistema di marchi strategico più completo per FFG, ma crea anche potenziali sinergie tra i marchi attraverso la fabbrica Sergio Rossi, completamente di proprietà e all’avanguardia”, ha affermato Fosun. All’interno dello stabilimento di San Mauro Pascoli potrebbero quindi essere prodotte calzature anche per St.John e Lanvin. Due le direttrici di sviluppo: da una parte l’Asia e dall’altra il potenziamento dell’online, avviato nel 2018 e con grandi margini di miglioramento. La presidente della holding cinese, Joann Cheng ha ricordato l’enorme archivio di Sergio Rossi (“siamo rimasti ipnotizzati dall’archivio, meticolosamente rinnovato e digitalizzato con oltre 13.000 documenti, e dove oltre 6.000 scarpe storiche sono conservate come ispirazione per le collezioni future”, ha dichiarato) e ha sottolineato di prevedere per Sergio Rossi una maggior espansione in Asia e non è un caso dato che la regione è prima consumatrice di prodotti di lusso al mondo.
Il gruppo Fuson
Il gruppo Fosun è infatti attivo da oltre trent’anni nella moda di lusso e rappresenta oggi uno dei più grandi conglomerati mondiali di beni di consumo.
La Pe Investindustrial, che nei mesi scorsi aveva dato mandato alla banca d’affari Rothschild di valutare la cessione del pacchetto azionario di Sergio Rossi Spa, ha ceduto il 100% della Rossi a Fosun, che già detiene marchi del calibro di BirkenstockWolford, Caruso, St. John e Lanvin . “La transazione – si legge in una nota – è soggetta alla consueta approvazione normativa e si prevede che si chiuderà durante l’estate”.

Il passaggio della società negli anni
Dopo una nuova parentesi italiana durata soli sei anni, dunque, il marchio calzaturiero sammaurese che ha convinto negli anni e continua ad affascinare con le sue scarpe i più grandi nomi di Hollywood e del jet-set internazionale, torna in mani straniere.  Investindustrial l’aveva acquisita nel 2015 dal gruppo Gucci (ora Kering) con un investimento di 100 milioni di euro con un aumento di capitale.

Sergio Rossi

Le notizie su un ritorno sul mercato della Sergio Rossi circolavano da tempo secondo Mergermarket i nomi in pole position erano l’azienda svizzera Bally International e gli americani di Marquee Brands. Sergio Rossi ha chiuso il 2019 con un fatturato di 66,5 milioni di euro, un margine operativo lordo di -1,6 milioni di euro e una perdita netta di 15,8 milioni di euro. In perdita anche il 2020, causa pandemia, ma nel 2021 è atteso il pareggio. Sergio Rossi conta 64 boutique e ha chiuso il 2020 con ricavi per circa 60 milioni di euro. Nel 2015, al momento della cessione da Kering a Investindustrial, il suo giro d’affari, già in calo da diversi anni, si aggirava sugli 80 milioni di euro. Fondata da Sergio Rossi nel 1966, l’azienda aveva ceduto nel 1999 al gruppo Gucci (poi comprato dal gruppo PPR, ora Kering) il 70% del capitale, per poi salire al 100% nel 2005 con l’uscita di Rossi dalla società.

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