Consorzio Vini Reggiani: Luigi Bellaria è il nuovo Presidente

Già alla guida della Cantina di Gualtieri, subentra a Frascari chiamato alla presidenza del Consorzio tutela vini Emilia

Luigi Bellaria, già presidente della Cantina Sociale di Gualtieri, è il neopresidente del Consorzio del Marchio Storico dei Vini Reggiani. È stato eletto dal consiglio d’amministrazione dell’ente di promozione, che si è riunito la scorsa settimana: dopo l’assemblea generale dei consorziati si è completato il percorso che ha portato al rinnovo dei vertici, che ha comportato anche la nomina a vicepresidente di Davide Frascari. Il presidente della Società cooperativa agricola Emilia Wine passa il timone dopo tre mandati come presidente.

Ringrazio per la fiducia accordatami – commenta il presidente Luigi Bellaria – nel ricoprire questo incarico di cui sono onorato. Come presidente della storica Cantina di Gualtieri ho sempre espresso la volontà e l’esigenza di fare promozione a 360 gradi per il Lambrusco di qualità. Obiettivo del mio mandato sarà proprio quello di valorizzare al massimo il prodotto, non solo in Italia ma anche all’estero, nonostante le criticità del periodo che stiamo vivendo. Oltre alla promozione sarà poi fondamentale proseguire il nostro importante percorso di tutela”. 

Commenti sulla neo Presidenza

«Una scelta che rispecchia la rilevanza della cooperazione all’interno del settore e valorizza l’impegno di una realtà che, da sempre, esprime un grande impegno sul versante della ricerca, della qualità e della valorizzazione delle nostre eccellenze vinicole”, commenta Confcooperative a proposito dell’elezione di Bellaria.

«Una realtà importante – sottolinea il presidente di Confcooperative, Matteo Caramaschiche è presente anche su diversi mercati esteri, commercializza oltre 3 milioni di bottiglie e ha fondato il proprio sviluppo sul forte radicamento nel territorio e su investimenti che sono andati a consolidare una lunga tradizione di qualità nell’ambito dei Lambruschi, ma anche a riscoprire e a valorizzare economicamente alcune eccellenze assolutamente uniche e altrimenti destinate alla scomparsa».

L’eccellenza dell’uva Fogarina

È il caso, soprattutto, del vino ottenuto dall’uva Fogarina, vitigno anticamente coltivato nelle zone golenali e rilanciato proprio grazie alla Cantina sociale di Gualtieri dopo una lunga ricerca sia storica che agronomica. «Una riscoperta – osserva il presidente di Confcooperative – che si è tradotta in nuove opportunità economiche per la cantina e i suoi soci, diversi dei quali hanno ripreso a coltivare un vitigno che sino agli anni venti del secolo scorso era ampiamente diffuso ed apprezzato, tanto che la “Cantina fra produttori di uva Fogarina” ne trasformava annualmente ben 50.000 quintali».

Accantonata gradualmente a favore dei Lambruschi, la Fogarina è ritornata in auge proprio grazie alla Cantina sociale di Gualtieri, che nel 2009 presentò sia il Rosé che il Passito ottenuto da un vitigno di cui si ha notizia già nei primi anni dell’800. «Siamo certi – conclude il presidente di Confcooperative – che questa passione e questa grande attenzione alle nostre tradizioni rappresentino un importante valore per il Consorzio vini reggiani e siano gli elementi fondamentali sui quali l’ente di promozione saprà valorizzare al meglio il lavoro delle cantine e dei viticoltori reggiani». —

Le altre nomine

Da segnalare anche l’ingresso nel cda di due nuovi consiglieri: Chiara Lombardini, della Cantina omonima e Franco Oleari della Tenuta di Aljano. Tra le novità deliberate dal nuovo cda c’è stata quella di sostenere il 50% dell’acquisto di una diserbatrice meccanica per l’Istituto Agrario Zanelli, con l’intento di indirizzare sempre più alla sostenibilità gli attori dell’agricoltura di domani.

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