Hermès spinge sullo sviluppo sostenibile

Hermès, durante la pandemia, ha capito l’importanza di impegnarsi e lottare contro il cambiamento climatico. Il brand di lusso sta quindi adottando nuove misure per creare una catena di approvvigionamento sostenibile. In particolare, tutte le forniture strategiche della maison, come pelle, cashmere e seta, provengono tutte da mercati rinnovabili.

Hermès sta investendo anche nella riduzione delle sue emissioni di gas serra, adottando anche una strategia sulla biodiversità, aggiornata nel 2020 con impegni precisi che descrivono obiettivi chiari e i relativi tempi.

Come sostiene l’amministratore delegato Axel Dumas l’approccio dell’azienda si basa su metodi di produzione artigianale, con 120.000 riparazioni solo nel 2020, a sostegno della longevità dei prodotti.

Hermès ha stretto anche delle partnership scientifiche per la sostenibilità della sua produzione di pelle di struzzo, pelle di coccodrillo e seta e del consumo idrico. Inoltre, la linea relativa al business della pelle ha lanciato una diagnosi della biodiversità e un piano d’azione mirato a coprire il 100% dei suoi siti entro il 2030.

Su Wwd si legge:

“Il gruppo ha adottato un approccio sistematico all’analisi delle proprie fonti di approvvigionamento, con una diagnosi chiara dei rischi effettuata insieme a ditte specializzate. Sulla base di queste informazioni, il gruppo rafforza la sicurezza delle proprie forniture; potremmo attuare una politica di diversificazione per limitare la nostra dipendenza dai fornitori ove necessario e costituire scorte di sicurezza. Se necessario, acquisiremo partecipazioni per garantire queste relazioni e fonti. Inoltre, in linea con la nostra tradizione creativa e la ricerca dei materiali migliori, i team di Hermès esplorano costantemente la possibilità di utilizzare nuovi materiali”.

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