Yoox Net-A-Porter: il nuovo amministratore delegato è Geoffroy Lefebvre

Geoffroy Lefebvre, momentaneamente Group Digital Distribution Director presso Richemond, diverrà ceo di Yoox Net-A-Porter Group con decorrenza a partire dal prossimo 4 gennaio 2021

Nuova epoca per Ynap. Il Gruppo ha comunicato di fatti, la nomina del manager Geoffroy Lefebvre, momentaneamente group digital distribution director di Richemond, come amministratore delegato di Yoox Net-a-Porter Group. Come si evince da un comunicato di inizio anno, il manager Federico Marchetti, permarrà nel ruolo di presidente della società per “seguire una transizione di successo”.

 

Johann Rupert, Presidente di Richemont, ha commentato:

«Il viaggio digitale di Richemont, dal nostro primo investimento in Net-A-Porter nel 2002, al mio incontro con un imprenditore visionario, Federico Marchetti, che ha portato nel 2015 alla creazione di YNAP, poi la sua acquisizione nel 2018, è stata affascinante per molti versi. Vorrei ringraziare Federico per la sua inarrestabile passione, la sua energia e la sua spinta nel plasmare il più grande player nella distribuzione selettiva di lusso. Ha creato la visione che ha prevalso dal 2000 e ha ispirato così tante persone. Auguro a Federico tutto il meglio per la sua futura carriera. E sono lieto di presentare Geoffroy, che ha guidato l’espansione dell’e-commerce di Richemont negli ultimi due anni dopo diverse altre posizioni esecutive all’interno del Gruppo. Ora guiderà i team di YNAP Group nel loro percorso di crescita per soddisfare sempre di più i nostri clienti in tutto il mondo».

A marzo 2020, Marchetti non aveva individuato una data precisa per il passaggio di testimone. Ad aprile, inoltre, la ricerca del nuovo amministratore delegato aveva subito un rallentamento a causa della pandemia Covid-19.

Federico Marchetti, presidente della società ha commentato:

«Nell’ambito del piano di successione comunicato all’inizio del 2020, sono lieto di passare il testimone a Geoffroy Lefebvre in qualità di ceo di Yoox Net-A-Porter Group. Abbiamo lavorato insieme negli ultimi tempi e lui padroneggia appieno il nostro modello di business. Nel nostro ventesimo anniversario, è un momento adatto per dare il via alla successione e non vedo l’ora di lavorare con lui come presidente durante il periodo di transizione». Ventun anni fa, nel secolo scorso, i suoi ex compagni di studio alla Bocconi si scambiavano sguardi perplessi (quelli gentili) o sorrisetti di compatimento (quelli meno gentili): «Il Marchetti vuole vendere vestiti firmati via Internet, ha il business plan pronto e cerca investitori, ma chi se la compra una borsa da un milione (c’era ancora la lira, ndr) su Internet senza vederla? La gente vuole andare nelle boutique, altrimenti perché i marchi spendono miliardi per gli affitti e il personale?».

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