Nicholas Kirkwood riprende le redini del suo marchio da Lvmh

Nicholas Kirkwood riprende le redini del suo marchio. Il designer britannico intende riprendere il controllo e la proprietà della sua azienda entro la fine di quest’anno, diventando indipendente da Lvmh.

Secondo le indiscrezioni, si tratterebbe di una separazione reciproca e amichevole, con il colosso del lusso di Bernard Arnault che pianifica di supportare e rimodellare l’attività nei prossimi mesi per garantire una transizione senza intoppi. Lvmh aveva acquisito una quota di maggioranza nel business del marchio di calzature di alta gamma con sede a Londra nel 2013.

Laureato alla scuola di moda Central saint Martin, Kirkwood ha lanciato il suo marchio omonimo nel 2005 e ha conquistato l’attenzione per il suo uso di materiali e tecniche non convenzionali che sposano l’artigianato tradizionale con la tecnologia all’avanguardia. Ha continuato a vincere riconoscimenti dal British fashion awards al Bfc/Vogue fund award, attirando l’attenzione del più grande gruppo di lusso del mondo.

Negli ultimi sette anni, con Lvmh  come proprietario, Kirkwood ha aperto un flagship store in Mount Street a Londra, ha intrapreso una collaborazione con Bulgari e ha aumentato la sua offerta di e-commerce. Conosciuto per i suoi stili architettonici distintivi e per i tacchi decorati e scultorei, Kirkwood ha anche abbracciato materiali e processi sostenibili e sta lavorando per realizzare le sue calzature di lusso con scarti vegetali dell’industria alimentare. La primavera 2021 sarà la prima volta che le tomaie delle scarpe saranno realizzate con materiali completamente biodegradabili, come seta organica, lana, canapa, pelle scamosciata e nappa. Le scarpe avranno suole riciclate e fodere biodegradabili.

L’uscita da Kirkwood conclude una settimana intensa per il gruppo francese, che ha nominato Kim Jones come successore di Karl Lagerfeld da Fendi, e ha rivelato che non può più andare avanti con la sua prevista acquisizione da 16,2 miliardi di dollari di Tiffany & Co. a seguito di una direttiva del governo francese nel mezzo una controversia con gli Stati Uniti. (riproduzione riservata)

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