Terminato il mandato di Avital Kotzer Adari alla guida dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo

Terminato il mandato di Avital Kotzer Adari alla guida dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo “Tanto il lavoro e tante le soddisfazioni. Straordinario l’impegno del team che mi ha affiancato, risultati positivi spesso anche oltre le migliori aspettative” ha dichiarato Avital, ricordando come l’inizio, nel 2014, non sia stato facile, essendo un momento complesso, nel panorama internazionale, per la destinazione Israele .

Con l’Expo la svolta: Israele fu infatti il primo Paese ad acquistare lo spazio, insieme naturalmente all’Italia, per la partecipazione ad EXPO 2015. Attraverso EXPO si è iniziato a proporre un riposizionamento della destinazione, proponendo brand innovativi, come il turismo all’aria aperta, coniugandolo con la ricerca dell’eccellenza dei prodotti della terra e la scoperta dell’originalità enogastronomica. Questo brand è cresciuto in modo inaspettato, passando attraverso l’amore della direttrice per l’area di Zichron Yacov, non lontano da Cesarea Marittima, dove Avital è nata: la cosiddetta area del vino, la cui offerta è ora sempre di più entrata nella consapevolezza degli italiani grazie anche alle numerose strategie di comunicazione legate ai contenuti prodotti dai colleghi della stampa.

La direttrice Avital ha poi dato in questi 6 anni di direzione un impulso decisivo per l’attività con il trade ed ha raggiunto grandi successi nel settore del turismo generalista attraverso la realizzazione di collaborazioni con i più importanti Tour Operator e con i principali network di agenzie nazionali, con cui sono stati siglati accordi di marketing che hanno visto l’organizzazione di eventi dedicati, sponsorizzazioni di convention e roadshow in tutto il territorio Italiano.

“Israele è un Paese magnifico: il mio sogno è stato fin dall’inizio quello di aprire lo scrigno contenente i tesori della mia Terra” ha aggiunto Avital, che ha puntato con forza anche su Turismo famigliare, brand nel quale ha creduto moltissimo anche come mamma di due bimbe. Ma anche il Turismo all’aria aperta, promuovendo i meravigliosi parchi di Israele (ben 54) e le relative attività possibili in essi, dal Birdwatching all’indagine archeologica, dall’Israel Trail al Gospel Trail. Non va dimenticata poi la straordinaria promozione dei “Cammini” che legano Israele ad antiche tradizioni di movimenti religiosi.

Altra scommessa vinta: “Far conoscere il deserto scolpito di Israele è stata fin dall’inizio una delle mie mission” ha spiegato Avital. Ed oggi il deserto del Negev rientra nell’elenco delle destinazioni degli appassionati di trekking, di sport estremi, di mountain bike, ma anche degli amanti dello yoga o del relax grazie ad un investimento nella comunicazione e all’apertura del nuovo aeroporto di Ramon. Il turismo spirituale ha poi trovato nel deserto un luogo privilegiato per offrire un’esperienza unica e non ripetibile in altri luoghi, tra storia e natura, tra chiese bizantine e animali citati nella Bibbia. L’attività di comunicazione è riuscita a far crescere Israele anche sui temi moda, food e design, aprendo le porte soprattutto alla vivacità delle due città che racchiudono l’anima del Paese: Gerusalemme e Tel Aviv. Due città, un solo respiro. Gerusalemme e Tel Aviv infatti si armonizzano e si completano nella loro apparente diversità e sei anni di attività, supportata anche da una massiccia campagna ADV, soprattutto televisiva, hanno portato alla creazione unica di un brand nel quale il Ministero del Turismo di Israele ha creduto moltissimo e che oggi si inserisce perfettamente nell’immaginario dell’Italiano desideroso di disconnettersi dalla realtà per trascorrere uno spensierato long week end.

Senza dubbio una ulteriore sfida vinta è stata quella di presentare Israele come una destinazione perfetta per i giovani che, grazie all’ingresso delle compagnie low cost nel mercato, attraverso la cosiddetta politica degli Open Sky, oggi si recano a Tel Aviv per trascorrere un long weekend tra divertimento e relax e un pizzico di cultura: impensato tutto questo fino a 6 anni fa, tipologia di vacanza possibile oggi grazie alle nuove rotazioni che hanno preso vita in questi anni, da Venezia, Bologna, Napoli e Catania, oltre che da Roma e Milano.

Ancora, sport e la partenza del Giro d’Italia nel 2018, il turismo LGBTQ con di nuovo Tel Aviv in un binomio di successo fino all’assegnazione del QPrize 2019 che ha scelto Tel Aviv come capitale internazionale del turismo LGBTQ.

“Il mio cuore rimane qui in Italia, che è diventata la mia seconda casa – ha concluso Avital Kotzer Adari -. Insostituibile è l’amore verso la mia Terra, ma l’Italia ha rappresentato un eccezionale momento di crescita professionale e personale. Sono orgogliosa dei risultati che sono riuscita ad ottenere, degli oltre 190.000 italiani che hanno visitato Israele nel 2019 e della crescita ottenuta di oltre il 27%. Con grande soddisfazione sono riuscita a far conoscere in modo sempre più ampio il volto di Israele. Questo ritengo essere stato il successo più importante del mio lavoro: aver dato la possibilità agli italiani di conoscere interamente Israele, anche negli ambiti fino a poco tempo fa ignorati, avendo aperto le porte con grande passione a nuovi brand che nei prossimi anni potranno essere sempre più sviluppati. Ora sono pronta per nuove sfide. Ringrazio tutto il mio staff, senza il quale tutte queste attività e questi sogni non sarebbero stati realizzati. Aspetto ora tutti gli amici in Israele”.

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