Elliott dà battaglia, vuole il cambio del ceo di Twitter

Elliott Management corp. è pronto a dare battaglia all’interno di Twitter: dopo aver acquisito una partecipazione di rilievo nel social network, pari a 1 miliardo di dollari (circa 890 milioni di euro), punta ad avere propri rappresentanti nel consiglio di amministrazione che attualmente ha tre posti vacanti. L’obiettivo, secondo Bloomberg che per prima ha riportato la notizia, sarebbe quello di sostituire Jack Dorsey come ceo, reo di guidare il social senza risollevarne le sorti dopo che si è dimostrato la piattaforma a minore crescita, surclassato dai concorrenti maggiori come Facebook e da quelli arrivati dopo come Instagram.

Non si sa quale possa essere secondo Elliott il sostituto di Dorsey la cui colpa è di non guidare l’azienda a tempo pieno perché suddivide il proprio tempo con la società di pagamenti mobile Square che ha co-fondato con Jim McKelvey nel 2009. Elliott, inoltre, non vede di buon occhio il fatto che Dorsey vorrebbe lasciare gli Usa per vivere in Africa per tre/sei mesi. In ogni caso il fondo ha già indicato quattro persone tra le quali scegliere per il board.

A fine 2019 Twitter ha registrato 152 milioni di utenti, in crescita del 22% rispetto a un anno prima, con ricavi a 3,46 miliardi di dollari (3,1 mld di euro), +14%, e un utile di 1,47 miliardi di dollari (1,32 mld di euro) contro 1,21 miliardi di dollari (1,08 miliardi di euro) di un anno prima. Elliott dal canto suo, è il maggiore fondo attivista del mondo, che in Italia è proprietario della squadra del Milan e ha una partecipazione di quasi il 10% in Tim.

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