Bluebell chiede la nomina di un nuovo CEO di Hugo Boss

Bluebell mette sotto tiro le performance di Hugo Boss e chiede la nomina di un nuovo CEO. A dare la notizia è il Corriere della Sera che, ricordando l’ingresso del fondo attivista (fondato da Giuseppe Bivona, Marco Taricco e Francesco Trapani) nel capitale della fashion house tedesca, ha spiegato come Bluebell sia oggi critico rispetto alla gestione del brand. “Secondo fonti di mercato – si legge sul quotidiano italiano – Bluebell ha riassunto le proprie contestazioni in una lettera inviata a fine gennaio al presidente Michel Perraudin. Elencando le performance non positive e la conseguente impossibilità di raggiungere gli obiettivi del piano annunciato nel 2018, Bluebell chiede la nomina ‘immediata’ di un nuovo amministratore delegato (oggi il CEO è Mark Langer), un rafforzamento del consiglio di amministrazione e la ridefinizione ‘urgente’ della strategia dell’azienda”.

L’iniziativa di Bluebell avrebbe fatto emergere il malcontento esistente anche in altri azionisti. L’88% del capitale, spiega sempre il Corriere della Sera, è in mano al mercato. “Primo azionista singolo Pfc e Zignago (famiglia Marzotto), che hanno il 10%, presente anche Tip di Giovanni Tamburi“.

Secondo i risultati preliminari, nel 2019 Hugo Boss ha registrato vendite in aumento del 2% a 2,88 miliardi di euro mentre l’ebit dovrebbe raggiungere i 333 milioni di euro, segnando un -4 per cento. Il gruppo pubblicherà i dati completi per il 2019 e fornirà le sue prospettive finanziarie per il nuovo anno fiscale il 5 marzo.

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