Il Gruppo Safilo rileva il 70% di Blenders Eyewear

Il Gruppo Safilo ha acquisito il 70% del capitale della società californiana Blenders Eyewear dal fondatore e proprietario dell’azienda Chase Fisher. La partecipazione di controllo è stata acquisita sulla base di una valutazione complessiva in assenza di cassa e debiti finanziari pari a 90 milioni di dollari. Chase Fisher manterrà la proprietà della rimanente partecipazione pari al 30% delle quote e rimarrà Ceo dell’azienda.

L’acquisizione sarà finanziata tramite disponibilità di cassa e linee di credito, e tramite un finanziamento da parte di Multibrands Italy B.V., azionista di riferimento di Safilo, controllato da HAL Holding N.V, per un importo di 30 milioni di euro, che verrà erogato in prossimità del closing dell’operazione.

Fondato a San Diego nel 2012 Blenders Eyewear ha lanciato un’innovativa piattaforma e-commerce, arrivando a generare circa il 95% del suo business attraverso la piattaforma B2C, a cui si è di recente aggiunta l’apertura del primo flagship store Blenders a San Diego. Nel 2019 la Società prevede di realizzare vendite nette per circa 42 milioni di dollari, interamente generate negli Stati Uniti e in crescita del 40% circa rispetto all’anno precedente, con una CAGR (Compounded Average Growth Rate, tasso annuale di crescita) a 3 anni del 175%.

«Siamo entusiasti di questa acquisizione e di dare il benvenuto nel Gruppo Safilo a Blenders Eyewear» ha dichiarato

, amministratore delegato di Safilo, «che arricchirà il nostro portafoglio di marchi di proprietà apportando un business innovativo e in rapida crescita, incentrato su ecommerce, D2C e omni-channel, focalizzato sugli Stati Uniti, che restano per noi un mercato chiave».

«Con Blenders ci prefiggiamo di accelerare la nostra strategia di e-commerce e omni-channel» ha aggiunto Trocchia, «sfruttando il DNA digitale di quest’azienda, la notorietà del marchio tra le nuove generazioni e le comprovate competenze del suo team che, coniugate con le capacità di Safilo, ne consentiranno una rapida espansione a livello globale».

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il caso Safilo con circa 400 esuberi legati alla perdita del marchio Dior passato alla dirimpettaia Thélios (Lvmh-Marcolin). Un colpo mortale per la provincia di Belluno che in queste ore ha ricompattato come non mai le forze sindacali chiamando a raccolta le istituzioni, le associazioni di categoria e i cittadini. Serve un gioco di squadra, per evitare quello che è stato definito dai sindacati il «declino industriale della provincia».

 

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