Gabetti, storico brand del settore immobiliare, scende in campo con un team di consulenti ad hoc per offrire assistenza e soluzioni immobiliari e finanziarie a dirigenti, allenatori, calciatori, agenti e sponsor club ed enti proprietari di impianti sportivi che, soprattutto nelle periferie, non riescono ad essere totalmente fruibili dalla collettività per mancanza di know how imprenditoriali in grado di metterli a reddito. Il progetto “Gabetti calcio” vanta testimonial d’eccezione come Giovanni Malagò, Antonio Matarrese, i campioni del mondo Pablito Rossi e Marco Tardelli. “Gabetti Calcio nasce da una premessa importante: l’universo calcio attrae e genera somme di denaro notoriamente rilevanti, ma non sempre questi introiti vengono fatti fruttare al meglio. I calciatori, per esempio, vantano sì stipendi elevati ma nell’arco di pochi anni. Noi possiamo aiutarli nel gestire le ricchezze accumulate e trovare opportunità che generino rendite, anche quando termineranno la loro attività agonistica”, ha detto Ferdinando Elefante, relationship manager del Gruppo e responsabile del progetto Gabetti Calcio. “Allo stesso modo gli stadi e i centri di allenamento spesso rappresentano per le società sportive o le amministrazioni comunali voci di spesa più che opportunità di reddito. La nostra sfida è trasformarli da semplici asset in infrastrutture strategiche, in grado di generare benefici economici. Ma non solo. Seguiremo anche gli alloggi dei giovani giocatori che possono pesare, e non poco, sui bilanci delle società sportive: con la nostra consulenza queste spese possono tradursi in investimenti su progetti di residenze di proprietà. Infine, grazie a un accordo con i principali istituti di credito, offriamo l’opportunità del factoring sui contratti dei giocatori e/o su altri crediti”. “Sul fronte stadi, oltre alla messa a reddito, il problema maggiore da affrontare per renderli strategici è la riqualificazione degli immobili. Gli impianti di serie A hanno una età media che supera i 60 anni e la quasi totalità necessita di lavori di rinnovamento e adattamento alle nuove norme di sicurezza”, ha aggiunto Roberto Busso, ad del Gruppo Gabetti.