Giovanni Gorno Tempini sarà presidente di CDP

Accordo fatto tra le Fondazioni sul nuovo presidente di Cdp.«Serve una persona che non parta da zero», aveva detto domenica il presidente dell’Acri Francesco Profumo a Il Sole 24 Ore e Giovanni Gorno Tempini, ad della Cassa dal 2010 al 2015, il requisito senz’altro lo rispetta. In più, gode del sostegno di buona parte degli enti azionisti che oggi si sono incontrate a Roma e hanno raggiunto l’intesa per proporlo alla presidenza di Cdp.

Salvo sorprese, dopodomani Massimo Tononi rassegnerà le dimissioni con effetto immediato. Sul tavolo del cda di Cassa potrebbero poi arrivare – anche qui il condizionale è d’obbligo -, le nomine di alcune controllate. La partita principale riguarda Sace, dove l’attuale ad Alessandro Decio e il presidente Beniamino Quintieri, sembrebbero ormai destinati all’avvicendamento. I nomi che circolano sono quelli del cfo di Banco Bpm, Edoardo Ginevra, con un passato in Banca d’Italia prima e successivamente in McKinsey e Oliver Wyman, per l’incarico di ad, mentre alla presidenza potrebbe arrivare l’avvocato Rodolfo Errore, che già siede nel cda e che è senior partner di Cartesius Advisory Network, nonché senior advisor di EY. Resta poi da decidere il nuovo tandem alla guida della Simest, l’altra gamba con Sace del Polo per l’export e l’internazionalizzazione di Cdp, dove il ceo Alessandra Ricci e il presidente Salvatore Rebecchini sono in prorogatio da aprile 2018.

Nella stessa riunione, potrebbe essere sciolto anche il destino del nuovo Fondo nazionale per l’innovazione: in base al patto parasociale sottoscritto da Cassa e Invitalia, il cda è composto da 9 membri di cui 6 indicati da Cdp e 3 dall’Agenzia, con l’ad espresso dalla spa di Via Goito ma con il gradimento di Invitalia che indica invece il presidente. Su questo fronte la chiusura del cerchio ancora non c’è, sono circolati diversi nomi tra cui quello, sponsorizzato dal Mise, di Salvo Mizzi, già capo di Invitalia Venture Sgr. E anche su Cdp Immobiliare si cerca una quadratura che potrebbe passare dalla nomina di Luca Petrichella come ceo al posto di Salvatore Sardo, direttore operativo della Cassa, che passerebbe alla presidenza.

Resta, infine, da rinnovare il cda del Fondo Italiano d’Investimento di cui Cdp deterrà, una volta incassato l’ok di Bankitalia e dell’Antitrust (che dovrebbero arrivare entro l’autunno), il 68 per cento dopo aver acquisito le quote di Mps e Nexi: in base agli accordi tra i soci, la Cassa esprime l’ad e 7 consiglieri (di cui due indipendenti) sugli 11 che compongono il board. Ma, per chiudere questo versante, ai vertici di Cdp servirà un ulteriore supplemento di riflessione.

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