Safilo pronta a compensare l’uscita delle licenze Lvmh

Un nuovo piano industriale che verrà presentato a novembre, nuove acquisizioni, e un miglior bilanciamento tra marchi propri e in licenza. È  la ricetta di Safilo per ‘compensare’ la perdita della licenza di Dior, cui seguiranno le scadenze delle licenze di Givenchy, Fendi e Marc Jacobs. Una perdita non indifferente, considerando che lo scorso anno Dior ha contribuito al 13% dei ricavi del gruppo per un valore di 125 milioni. Non a caso, infatti, gli analisti stimano che senza Dior, e ipotizzando l’uscita di tutti i marchi di Lvmh (prevedibilmente dirottati su Thelios, la jv Lvmh-Marcolin), i ricavi del gruppo scenderebbero a 770-780 milioni, contro i 960-980 attesi alla fine del prossimo triennio. Oltre a pesare sui ricavi, la perdita delle licenze potrebbe avere ripercussioni anche dal punto di vista occupazionale. “La risposta su questo punto – ha spiegato al giornale l’AD Angelo Trocchia – arriverà insieme al piano industriale e dopo averne discusso con i sindacati e i lavoratori. Certo Dior ha un peso importante sulle produzioni delle fabbriche italiane, ma stiamo lavorando a nuove licenze e a nuove soluzioni di business per trovare la migliore risposta possibile”.

Nonostante ciò, come riportato, i marchi di proprietà stanno rispettando gli obiettivi al 2020, i quali prevedono una crescita annua dei ricavi nella forchetta tra il 2-4% e dei profitti tra il 4-8 per cento. A fine 2018, questi rappresentavano circa un quarto del fatturato consolidato del gruppo (26% del totale), meno, pertanto, della somma dei marchi di Lvmh (27% del totale). “Carrera, Polaroide Smìth stanno tutti e tre crescendo in maniera significava e un miglior bilanciamento tra i ricavi dei marchi propri e di quelli in licenza resta uno degli obiettivi di medio termine, su cui potremo fornire maggiori dettagli con il piano industriale che contiamo di presentare a novembre”, ha spiegato Trocchia.

“Grazie all’aumento di capitale concluso a fine 2018 e al rifinanziamento del debito, dal punto di vista finanziario siamo solidissimi, e anche quest’anno manteniamo gli obiettivi del piano 2020 con continua attenzione ai costi e ai flussi di cassa”, ha continuato l’AD. “Inoltre la vendita della catena di negozi Solstice, che peraltro bruciava cassa, ci permetterà di liberare nuove risorse e ci darà maggiore flessibilità per fare nuove operazioni, anche di natura straordinaria”. Di recente, infatti, Safilo ha ceduto la catena Solstice e, come riportato, non prevede altre cessioni ma starebbe studiando nuove acquisizioni. “Stiamo valutando alcuni dossier per completare la nostra offerta e mi riferisco ad aziende che per posizionamento di mercato o geografico completano la nostra strategia di business e il portafoglio marchi”, ha concluso l’AD.

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