Prada, ulteriore razionalizzazione del wholesale

Prada ha deliberato un intervento di ulteriore razionalizzazione e selezione della rete di clienti indipendenti. Il gruppo si impegna così a garantire una maggior coerenza nelle politiche di prezzo sul canale retail e sui canali digitali.

La decisione, presa dal cda della holding, arriva dopo l’analisi della struttura del canale wholesale e la constatazione della crescente complessità e frammentazione del mercato. In particolare, il wholesale ha rappresentato il 18% delle vendite nell’esercizio 2018 con una crescita dell’1% rispetto all’esercizio precedente.

L’iniziativa permetterà di rafforzare ulteriormente il valore dei brand del gruppo guidato da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli al fine di sostenere una crescita sostenibile a lungo termine.

Nello scorso esercizio i ricavi della società ammontavano a 3,14 miliardi di euro, in crescita del 6% a cambi costanti e del 3% a cambi correnti, mentre i profitti si attestavano a 205 milioni di euro, in flessione del 17,6% rispetto ai 249 milioni dello scorso anno.

Secondo gli analisti di Mediobanca, tali dati hanno rappresentato una mancanza tanto nelle loro stime quanto in quelle di consenso; gli analisti di Banca Imi, invece, hanno sottolineato come nei primi mesi del 2019 le vendite della maison siano aumentate così come l’e-commerce, cresciuto a doppia cifra. .

Anche dopo l’annuncio del cda relativamente al wholesale, il giudizio degli analisti di Mediobanca resta underperform.

In merito ai brand e alle categorie di prodotto, il marchio ha chiuso l’esercizio 2018 con una crescita del 7% a cambi costanti, con trend positivi in tutti i mercati e in tutte le categorie merceologiche 

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