Prezzi dei farmaci generici gonfiati del 1000 per cento, quaranta Stati Usa contro le case farmaceutiche

Coinvolte una ventina di società che avrebbero fatto cartello per gli aumenti ingiustificati. Tra i medicinali anche quelli prescritti per cancro e diabete

12 maggio 2019Oltre quaranta Stati Usa hanno fatto causa denunciando che tra il 2013 e il 2015 almeno 20 case farmaceutiche hanno cospirato per aumentare il costo di più di 100 medicine generiche, inclusi trattamenti per cancro e diabete. In alcuni casi l’incremento dei prezzi è stato di oltre il 1000 per cento.

Una delle società accusate è Teva Pharmaceuticals, il più grande produttore mondiale di farmaci generici, che ha respinto ogni addebito. L’azione legale, frutto di cinque anni di indagini e presentata dall’attorney general del Connecticut, William Tong, accusa le aziende farmaceutiche di essere coinvolte “in una delle più vergognose e dannose cospirazioni per la determinazione dei prezzi nella storia degli Stati Uniti”.

Nella causa sono citate 15 persone, accusate di aver supervisionato lo schema per fissare i prezzi giorno per giorno. “Abbiamo prove forti che mostrano come l’industria dei farmaci generici abbia perpetrato una frode multimiliardaria ai danni del popolo americano”, ha spiegato Tong.

“Abbiamo email, sms e telefonate registrate ed ex insider delle aziende con cui crediamo di poter provare una cospirazione pluriennale per stabilire i prezzi e dividere le quote di mercato per un grande numero di farmaci generici”, ha proseguito. L’indagine, ha aggiunto, rivela perchè il costo della sanità e delle prescrizioni di farmaci è così alto negli Usa.

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