Usa-Cina: Newsweek, “su 5G si gioca partita tra economie giganti”

Dietro la guerra tra Usa e Cina sul 5G non ci sarebbe solo il controllo della tecnologia di ultima generazione per fini commerciali, ma il futuro delle rispettive economie con il trasferimento dei Big Data. E’ quanto spiega il settimanale americano Newsweek, che analizza l’impatto del 5G sia dal punto di vista tecnologico e sia dell’uso che potrebbe essere fatto. Di sicuro, si stanno per aprire scenari impensabili. 
   Alla fine di marzo la compagnia telefonica cinese China Unicom ha trasmesso in 3D, a 360 gradi, la maratona internazionale di Chongqing con una particolarità: gli spettatori, collegati in streaming, avevano la sensazione di stare in mezzo ai venticinquemila podisti. Le immagini erano quattro volte più definite di quelle più sofisticate di Netflix. La diretta stream, a una velocità di miliardi di dati al secondo, è stata venti volte più veloce di uno smartphone con tecnologia 4G. China Unicom ha dimostrato perché la sfida per il 5G, in cui Huawei è leader, agita il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
   Il sistema sta arrivando anche negli Usa ma non con le strutture messe in piedi da Huawei, che vuole guidare la rivoluzione del futuro: il 5G spingerà la tecnologia delle auto senza guida, lo sviluppo di  oggetti robotizzati, di procedure mediche digitalizzate, nuove forme di pubblicità, permetterà di giocare alla Play Station direttamente sul cellulare risparmiando i trecento dollari della consolle. “Questa sfida va vinta a ogni costo”, ha detto Trump a metà aprile. Non l’ha nominato, ma l’avversario è Huawei.     L’obiettivo, però, della sfida tra Usa e Cina, sarebbe digitalizzare le rispettive economie, sviluppare il trasferimento dei Big Data, creare “autostrade digitali” ultraveloci per le aziende e gli investitori con trasmissioni dei dati a un ritmo di venti gigabytes al secondo. “Conta soprattutto questo, il resto è pubblicità”, spiega Bengt Nordstrom, ceo di Northstream, azienda svedese di consulenza sulle telecomunicazioni.
   Test sul 5G sono stati fatti in Cina, Giappone, Corea del Sud e Usa. Il 14 maggio uscirà negli States il Galaxy S10 con il 5G. Le aziende americane, però, sono indietro rispetto a quelle cinesi, e qualcuno teme il rischio che lo strapotere tecnologico di Huawei possa generare un flusso di informazioni sensibili tra compagnie e clienti, che potrebbe mettere a rischio la sicurezza del sistema. Gli Usa hanno negato al gigante cinese l’autorizzazione a creare nuove infrastrutture a sostegno del 5G. L’economia, però, correrà sempre di più sul digitale, l’impatto della tecnologia produrrà un giro d’affari di 4 mila miliardi di dollari, a livello globale, solo nei primi due anni, a fronte di “soli” 57 miliardi di investimenti in infrastrutture. La previsione è di Wilson Chow, capo dell’azienda di tecnologia e telecomunicazione PwC China di Hong Kong. Perdendo il dominio tecnologico, gli Usa temono anche di perdere la leadership mondiale sull’economia. “Ma la Cina sul 5G è uno o due anni avanti – spiega Gordon Smith, ceo della Sagent, azienda americana nel settore tecnologico – e il governo di Pechino ha la forza di mettere il 5G come priorità e investire tutte le sue risorse in questa sfida”. 

Torna in alto