Kim Jong-un si ‘ritocca’ il nome

Supremo rappresentante di tutto il popolo coreano“. E’ questo il nuovo titolo che il leader nordcoreano Kim Jong-un  si è attribuito, suscitando sicuramente costernazione nella vicina Corea del Sud. Il nuovo titolo, usato dai media di stato di Pyonyang, ha fatto la sua comparsa alcuni giorni fa nei resoconti sulla nuova Assemblea suprema del popolo, il Parlamento nordcoreano, praticamente senza poteri.

“La rivendicazione di essere il leader di tutti i coreani è sicuramente in linea con l’obiettivo a lungo termine di Kim Jong Un di riunificare la penisola coreana sotto la sua leadership”, afferma l’esperto dell’Univesità di Vienna Ruediger Frank su ’38 North’, il sito di informazione del Korea Institute statunitense.

Anche se non ci sono state finora reazioni ufficiali da parte sudcoreana, gli analisti di Seul ritengono che il nuovo titolo di Kim serva al leader per consolidare la sua posizione. Finora, Pyongyang ha evitato di rivendicare apertamente la propria leadership su tutta la penisola. “Il nuovo titolo è quindi una rottura con il passato e rappresenta una sfida aperta al ruolo della Corea del Sud e al suo presidente”, afferma ancora Frank.

Kim e il presidente sudcoreano Moon Jae In si sono incontrati tre volte lo scorso anno. Nel corso del loro primo summit ad aprile, concordarono slla necessità di denuclearizzare l’intera penisola. Sebbene la dichiarazione congiunta non abbia prodotto misure concrete per raggiungere il disarmo nucleare, il summit fu molto importante per ricucire i rapporti tra le due Coree.

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