Formula E: Governo, no contratto video-sorveglianza Huawei-Campidoglio

 “Roma Capitale non ha ancora ricevuto nei dettagli la proposta di liberalità della società Huawei e si è, dunque, riservata di valutare la fattibilità giuridica e tecnica che emergerà dal progetto”. Lo si legge nella risposta scritta fornita del governo all’interpellanza urgente presentata martedì scorso dal deputato di +Europa Riccardo Magi, dopo che la sindaca Virginia Raggi, in sede di presentazione del Gran Premio  di Formula E di Roma, aveva annunciato che Huawei (sponsor dell’evento) avrebbe installato a sue spese delle telecamere di sicurezza di nuova generazione in centro storico, a San Lorenzo e Piazza Vittorio, in grado di seguire eventuali vandali ed autori di reati.La donazione del colosso del settore hi-tech e telecomunicazioni aveva sollevato delle polemiche anche in considerazione del fatto che, come ricordato nel testo dell’interpellanza, “gli Stati Uniti hanno vietato alle agenzie federali statunitensi di acquistare la tecnologia Huawei, accusata di usare le proprie tecnologie per un’azione di spionaggio da parte del Governo cinese”. Magi sottolinea nella sua richiesta al governo come: “Appare evidente che con l’obiettivo di seguire ‘eventuali vandali o autori di reati’ saranno sorvegliati tutti i cittadini, inclusi i minori, peraltro con un approccio che presuppone una ‘presunzione di colpevolezza’ dei cittadini con precedenti penali, in aperto contrasto con le garanzie previste dalla nostra Costituzione”. Nella risposta scritta al deputato radicale, il governo chiarisce che “al momento non esiste un contratto di servizio tra Roma Capitale e Huawei” e il Comune ha precisato che nel caso “si atterrà alle specifiche direttive previste dal Ministero dell’Interno in materia di sistemi di videosorveglianza”. Nel documento del governo si legge anche che il Campidoglio ha reso noto di “non disporre di impianti di videosorveglianza con caratteristiche tali da consentire la possibilità di riconoscimento facciale”. 

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